Visioni di futuro di Argot Produzioni

Dal 10 novembre Novembre al 31 Gennaio 2016, presso il Teatro di Documenti di Roma, parte la rassegna Visioni di Futuro, originale kermesse di spettacoli, reading e musica dal vivo, ideata e realizzata da Argot Produzioni. Visioni di futuro non è una semplice rassegna, ma uno sguardo attento al tempo presente, una possibile lettura delle inquietudini che attraversano la nostra società. Dalle pulsioni ancestrali dell’uomo, raccontate da Omero in quel monumento gigantesco che è l’Iliade, alle parole dello scrittore che ha cambiato la percezione della scrittura e la descrizione di un mondo interiore attraverso uno straordinario flusso di emozioni, James Joyce;  dallo straordinario mondo raccontato nelle Città invisibili da Italo Calvino, per arrivare allo studio della felicità in Antigone. Un viaggio affascinante attraverso i secoli alla ricerca di un senso possibile della nostra esistenza, usando le parole dei grandi letterati da Omero a Joyce a Anouilh fino ad arrivare a Calvino. Autori che hanno segnato il nostro percorso artistico e umano. (Maurizio Panici) Si comincia martedì 10 novembre fino al 15 novembre con Bloom’s Day, di Caludio Collovà con Sergio Basile, per la regia di Maurizio Panici seguito (17-22 novembre) da Concerto per Odysseo, un progetto di e con Maurizio Panici e con Raffaello Simeoni. Per concludere due appuntamenti (19-24 gennaio) Le città invisibili reading musicale a cura di Tiziano Panici con le musiche dal vivo di Giovanni di Giandomenico e Francesco Leineri e la nuova produzione Argot Antigone (dal 24 al 31 gennaio), per la regia di Maurizio Panici. 10 – 15 novembre 2015 Bloom’s Day dall’Ulisse di James Joyce uno spettacolo di Claudio Collovà con Sergio Basile   Bloom è ebreo, il suo cognome originario è Virag, il padre si è suicidato, è sposato alla cantante lirica Molly, donna di vistoso fascino, ha perso un figlio appena nato undici anni prima (la stessa età in cui mori Hamnet!), da allora la relazione con la moglie si è fatta problematica, tanto da sospettare che lei lo tradisca, ha un’amante virtuale, Marta, con la quale intrattiene una corrispondenza sotto lo pseudonimo di Henry Flower. E’ un esempio di vita mediocre, insignificante, Bloom è avvolto da un disagio privato che rispecchia quello generale e pubblico della città, i cui abitanti spia qui con l’ausilio di un cannocchiale.  Il girovagare di Bloom, che certamente non è la linea retta, è lento e ozioso ma probabilmente è il percorso più facile, forse l”unico possibile, per raggiungere casa e moglie. A Molly Bloom – qui presente come una Ophelia addormentata –  è stato attribuito il ruolo di centro gravitazionale della giornata e della vita del marito; questa azione a distanza è però contrastata dal fatto che Bloom – Ulisse, pur pensando costantemente a lei, sembra cogliere qualsiasi pretesto per tenersi lontano da casa. 17 – 22 novembre 2015 Concerto per Odysseo un progetto di Maurizio Panici dall’IIiade di Omero voce recitante Maurizio Panici suoni e canti Raffaello Simeoni   Cantare L’Iliade oggi, dopo secoli che questo poema continua ad affascinare e a interessare le giovani generazioni, è raccontare ancora una volta di uomini ed eroi, della guerra e della assoluta necessità della pace, di vendetta ma soprattutto di pietà, perché tutto quello che emerge da questo monumentale racconto di una guerra infinita è l’inevitabile e necessario bisogno di pace. Questa necessità, la racconta l’eroe di guerra per eccellenza, Achille nel IX libro di fronte alla richiesta di combattere: Niente, per me, vale come la vita… non i tesori.. non le ricchezze, i buoi si possono rubare, i cavalli si possono acquistare… ma la vita dell’uomo non torna indietro, non si può riprendere o rapire, quando ha passato la barriera dei denti.   19 – 24 gennaio 2016 Le città invisibili da Italo Calvino reading sonoro a cura di Tiziano Panici musiche eseguite dal vivo da Giovanni di Giandomenico e Francesco Leineri   Il reading sonoro Le città invisibili da Italo Calvino è un esperimento allo stesso tempo letterario, teatrale e musicale: curato e interpretato da Tiziano Panici e sonorizzato dalle musiche, eseguite dal vivo da due artisti giovanissimi eppure già molto attivi nella scena musicale indipendente, Giovanni Di Giandomenico e Francesco Leineri. Si attraverserà il delicato ponte che intreccia la storia del mercante e dell’imperatore, i protagonisti del romanzo. Durante quella che sembra essere un’eterna partita a scacchi sospesa in un tempo irreale e sterminato, il simbolo del potere, il grande Imperatore, interroga il mercante veneziano per sapere quanto vasto è il suo impero e quante sono le città che lo abitano.   24 – 31 gennaio 2016 Antigone adattamento e regia Maurizio Panici   Creonte e Antigone sono le facce di una stessa medaglia e si riflettono continuamente, rinviando il conflitto come in un gioco di specchi: conflitto eterno tra vecchiaia e giovinezza, maschile e femminile, sfera dell’intimità privata e sua profanazione pubblica. Antigone è tragedia dell’oggi, del dubbio e dell’inquietudine, conflitto tra le leggi del cuore e osservanza delle regole, linea di confine dove l’ideale giovanile si misura con l’acquisita responsabilità. La struttura stessa della tragedia è distonica: l’impianto drammatico è moderno come in un  film («con un impercettibile sorriso», «le stringe le braccia», «con lo sguardo perduto»…). La scrittura è epica e nello stesso tempo quotidiana e minima, il conflitto con l’assoluto enorme ma reso in maniera piana, parlata e non urlata. Tutto è dichiarato, fin dal prologo. Lo spettacolo racconta la  caducità e l’inutile affanno dei “piccoli” protagonisti immersi in un contesto “grandioso”  di insostenibile presenza del destino.