Roma, AMA nuovo porta a porta per negozi, bar, ristoranti, uffici

E’ scattata la nuova raccolta porta a porta dei rifiuti per le utenze non domestiche: negozi, bar, ristoranti, mercati, scuole, uffici, studi professionali. Operativo – informa AMA – “l’affidamento del nuovo servizio che soppianta il vecchio appalto, risalente al 2011, commissariato a seguito dei fatti emersi con l’inchiesta Mondo di Mezzo”. Per la prima volta viene condotta la gestione integrata delle sei frazioni in cui si articola la differenziata per comunità, negozi e uffici: scarti alimentari e organici, multimateriale leggero (contenitori in plastica e metallo), contenitori in vetro, carta e cartoncino, imballaggi in cartone, materiali non riciclabili.

AMA sta consegnando in questi giorni una lettera agli esercenti per comunicare l’avvio del servizio. Nella lettera c’è il calendario dei prelievi delle diverse frazioni, che il destinatario deve controfirmare in copia per presa visione (vedi nel sito AMA il calendario per il I Municipio). Al momento nota e calendario vengono consegnati agli utenti del I Municipio, poi si passerà a tutte le altre zone della città. Con il nuovo porta a porta arrivano anche canali di comunicazione più facili: d’ora in poi tutte le utenze non domestiche possono inviare segnalazioni online, anche da cellulare, con Dillo ad AMA sul sito www.amaroma.it. Tutte le segnalazioni arrivano in automatico agli operatori che possono intervenire in modo più tempestivo. C’è poi il numero verde AMA, 800.867.035: chiamandolo, gli utenti possono dare suggerimenti, segnalare problemi e chiedere interventi. Innovativi, sottolinea AMA, i criteri con cui è stata condotta la gara a evidenza pubblica per affidare il porta a porta non domestico: “apertura al mercato attraverso criteri di massima trasparenza, in totale controtendenza con il passato, risparmi economici consistenti che si tradurranno in maggiori benefici ambientali per i romani”. Il servizio è stato affidato per 24 mesi. Al bando hanno risposto 14 società da diverse parti d’Italia, a fronte delle due che avevano partecipato al bando precedente.

I prezzi a base d’asta erano ridotti del 40%, l’assegnazione finale ai vincitori dei sei lotti ha prodotto ulteriori ribassi (circa il 20%). Si ottengono così risparmi per circa 6 milioni di euro l’anno, con i quali – sottolinea AMA – si potrà raggiungere con il porta a porta “un numero più che raddoppiato di utenze, che passeranno da 5mila a 12mila”. L’insieme dei fattori – incremento delle utenze e razionalizzazione del servizio – consentirà di “imprimere una decisa spinta alla raccolta differenziata”: le previsioni AMA parlano di “67 mila tonnellate all’anno in più, pari a un +6% circa di materiali avviati a riciclo”.