Derby della Mole senza favoriti, il Torino punta al +6 sulla Juve

I conti non tornano più e le tensioni sono crescenti. Anche un club come la Juve, abituato a gestire al meglio tutte le “grane”, si trova ora in una posizione non facile. Sul banco degli imputati è finito Max Allegri che si dice sereno. “Le critiche sono giuste, abbiamo 12 punti… Io a rischio? Quando i risultati mancano, il primo a essere chiamato in causa è l’allenatore. Chi vince è un bravo ragazzo, chi perde invece….Dobbiamo trovare continuità di risultati e migliorare”.

La Juve ha bisogno soltanto di fare la Juve. Niente di più. “Da adesso in avanti la squadra troverà le sue certezze. Qui, come in tutte le formazioni, ci sono titolari e riserve. Non si lavora per inserire i giovani ma per fare risultato. Detto questo, può capitare di avere 4 giocatori in campo tra i 20 e 22 anni: con tanti elementi giovani in rosa è inevitabile”.

Arriva in un momento delicatissimo il derby della Mole. Può essere l’occasione ideale per rilanciarsi ma anche la volta buona per finire in un baratro senza uscita. “Per una volta, la stracittadina è più importante per noi che per il Toro” ammette Allegri. Il derby non ha un favorito. La Juve vuole vendicare il ko del ritorno dell’anno scorso e risalire in classifica, il Torino vuole dare il colpo di grazia ai cugini e scappare a +6. “Queste partite non hanno mai una squadra favorita – prosegue Allegri -. Mi aspetto una stracittadina in linea con le ultime due, combattute e belle. Il Toro concede poco e abbassa molto i ritmi. Serviranno una grande prova e molta lucidità”.

Pochi dubbi di formazione. Assente lo squalificato Chiellini, davanti a Buffon giocheranno Bonucci e Barzagli, scortati sulle corsie da Evra e Padoin (in vantaggio sul recuperato Caceres). In regia tornerà lo sfebbrato Marchisio, con Khedira e Pogba interni, mentre l’attacco dovrebbe scommettere su Cuadrado, Morata e Dybala (oppure Mandzukic).