CGIL, le sorprese della Finanziaria per la Calabria. Tagliati 30 milioni dei 140 previsti e dovuti per la forestazione!

cgilAfferma la Cgil Calabria: i parlamentari calabresi e le rappresentanze di Governo quando faranno sentire la loro voce ed il loro peso contro queste ingiustizie ai danni del Sud e della Calabria? E guardando la Legge di Stabilità affermano che prevede sorprese continue a danno dei lavoratori della Calabria. Un esame attento ha fatto emergere tra le tabelle un taglio di 30 milioni rispetto ai 140 previsti per la forestazione scaricando gli effetti di tale decisione sulla Regione e sui lavoratori. Che cosa c’è di espansivo in questa Legge di Stabilità per il Sud e per la Calabria? Il battage propagandistico sulla ripresa del Sud, partendo dagli ultimi dati dello Svimez che certifica una modesta ripresa dell’occupazione (drogata dagli incentivi: è una modesta crescita dell’0.1%) Ha del ridicolo e della presa in giro! Non considerando gli effetti nulli della ripresa sulla Calabria elenchiamo alcuni regali che questa Finanziaria fa: Non sono previsti i 50 milioni per i lavoratori LSU; Il bando che uscirà per i precari della giustizia riguarda in misura minima il bacino calabrese; Non sono previste adeguate risorse per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego; Si tolgono risorse per la forestazione; Non si danno risposte alla crisi del Porto di Gioia Tauro, per il quale domani è previsto lo sciopero Generale; Si scaricano i costi delle politiche degli Ammortizzatori Sociali del vasto bacino calabrese, dei lavoratori in mobilità e in Cassa Integrazione in deroga sulle risorse regionali. Solo l’impegno del Presidente della Giunta e dell’Assessore Roccisano sta evitando vere e proprie ribellioni cercando di attutire gli effetti della crisi su queste fasce di lavoratori e di famiglie totalmente ai margini della politica del Governo; E cosi via. Si conferma che se tagliano le risorse al Sud, ai lavoratori, si favoriscono esclusivamente le imprese e i ceti redditieri e immobiliaristi le cui operazioni vengono finanziate da questi tagli. E’ una vera e propria ingiustizia sociale ai danni del Sud e dei ceti popolari. Contro questa politica ci mobiliteremo a cominciare dalla manifestazione unitaria nazionale del 28 Novembre del Pubblico Impiego e della scuola.