Festival dell’arte reclusa 2015

Sarà in scena il 3 novembre 2015 ore 15,30 presso il Teatro della C.C. Roma Rebibbia N.C. – nell’ambito del Festival dell’Arte Reclusa 2015 – lo spettacolo Sonata a Kreutzer di Lev Tolstoj, un Radiodramma dal vivo per la regia di Fabio Cavalli. Adattamento di Massimiliano Griner e Antonella Ferrera. Protagonisti i detenuti-attori Francesco De Masi, Juan Bonetti, Maurizio De Luca e con la partecipazione straordinaria di Vanessa Cremaschi (violino e voce recitante). Coordinamento musicale M° Franco Moretti   “Sonata a Kreutzer”, dedicata da Lev Tolstoj all’omonima composizione di L.v.Beethoven, affronta drammaticamente il tema del senso di colpa di un uxoricida. Il reo confesso, nel corso di un lungo viaggio notturno in treno, offre ad un testimone attonito la tormentata narrazione degli eventi che scatenarono l’azione terribile e le sue devastanti conseguenze psichiche sul suo artefice. Temi scabrosi – soprattutto in ambito penitenziario – che emergono con forza emozionante, grazie alla magistrale interpretazione dell’uxoricida Pozdnyšev, offerta da Francesco De Masi, reduce dalla bella prova di Cesare deve morire nel ruolo di Trebonio. Accanto a lui il Viaggiatore, testimone della confessione, interpretato da Juan Bonetti (Decio in Cesare deve morire). Maurizio De Luca dà vita al personaggio del musicista Truchačevskij – causa scatenante della folle gelosia di Pozdnyšev . Vanessa Cremaschi completa il cast nella doppia veste di attrice (nel ruolo della Moglie) e di accompagnamento musicale al violino. Le scelte musicali sono affidate al M° Franco Moretti. La regia è di Fabio Cavalli. Si tratta di un “radiodramma dal vivo” nel quale gli spettatori sono invitati a fruire della vicenda narrata sul palcoscenico anche ad occhi chiusi, con un ascolto concentrato, capace ancor più di calarci nel vivo della drammatica vicenda.   Così la critica: “La  recitazione di De Masi è appassionata, un vero spazio emotivo in cui confluiscono talento e storia personale … le musiche sono suonate con sapienza da Vanessa Cremaschi e sottolineano le tensioni dialettiche dei personaggi, le sospensioni pregnanti della parola … Juan  Bonetti si dimostra sicuro e misurato, con una prova che si lascia seguire piacevolmente, nella sua dolcezza … Per lo spettatore un momento di bel teatro e insieme una forte esperienza umana”.  Eugenio Murrali, Cinespresso.com