Roma, Technotown si dà alla botanica

Technotown, la ludoteca di Villa Torlonia, prende l’autunno di petto con una serie di novità (vedi technotown.it). Tra queste la più rilevante è Cyberplant, la sala hi-tech della botanica. Protagonista e mascotte del nuovo spazio è Technomaranta, una piantina che si autoalimenta e si lascia accompagnare nel suo ciclo vitale dai visitatori grazie a un sensore di umidità-temperatura-illuminazione. Technomaranta, pianta ipertecnologica, perfettamente inserita nel nostro tempo, comunica su Twitter le sue esigenze di acqua, fertilizzante e luce.

Poi c’è la webcam che riprende in time-lapse un seme che diviene pianta, in modo che se ne possa seguire in tempo reale la crescita. E la termocamera che riprende piante e oggetti all’infrarosso. E imicroscopi per osservare le parti nascoste del mondo vegetale (e le app per fare di uno smartphone un microscopio). E le sezioni tematiche: coltura “idroponica” (nuovi sistemi di coltivazione fuori suolo e a risparmio idrico), meteorologia, flora di Roma (database delle specie e mappa). Quest’ultima è una sezione open, aperta alla collaborazione del pubblico e delle scuole: chi individua piante e specie in giro per Roma lo segnala e, grazie a una stampante in 3d, le segnalazioni si traducono in presenze sulla mappa (la cui evoluzione continua viene comunicata sui social network e su technotown.it).

La sala botanica di Technotown è parte di un più ampio progetto nell’ambito di LifeWatch, il sistema europeo per la conoscenza e la didattica biologica, su finanziamento del MIUR (legge n.6/2000). Progetto che nasce su iniziativa congiunta dell’Accademia Nazionale delle Scienze e di Zètema; e che coinvolge più partner scientifici: Dipartimento Scienze della Vita dell’Università di Trieste, Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza, ANISN sezione Lazio.