Vicenza, la famiglia Beltrame dona una parte dei volumi dell’ingegner Giancarlo alla Bertoliana

Rimarrà a Vicenza una selezione della collezione raccolta dall’ingegner Giancarlo Beltrame. I figli Antonio, Patrizia e Angiola donano alla Biblioteca civica Bertoliana un importante fondo di oltre 300 libri manoscritti, autografi, libri antichi e incisioni già appartenenti al padre Giancarlo.

“Giancarlo Beltrame è una figura che ha dato tanto al nostro territorio, capace di coniugare intelligenza e ingegno imprenditoriale con una profonda cultura e amore per la conoscenza – ha dichiarato il vice sindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci -. Non c’è nulla di più importante per un territorio che preservare la memoria e trovare il modo di valorizzare il passato. I libri antichi sono strumenti fondamentali per tramandare le conoscenze. Un lascito come questo, di cui ringrazio la famiglia Beltrame e la Regione del Veneto che ha favorito l’acquisizione, ci sarà certamente di stimolo per portare avanti il progetto di ripensamento della Bertoliana affinché diventi una più moderna, completa e innovativa grande biblioteca”.

“La Bertoliana con questa acquisizione garantisce l’incremento delle proprie raccolte conservative e si lega a un nome importante della nostra città quale fu l’ingegner Beltrame – ha sottolineato Giuseppe Pupillo, presidente della Biblioteca civica Bertoliana -. Questa iniziativa riveste ancor più grande interesse perché proseguirà grazie alla disponibilità della famiglia a sostenere delle borse di studio dedicate all’approfondimento della storia della scienza”.

La donazione Beltrame, raffinato uomo di cultura, collezionava strumenti scientifici, libri, lettere autografe e stampe. Prova del suo profondo legame con la città è la collezione di un grande numero di materiale bibliografico legato a Vicenza e al suo territorio, così come alla storia della scienza nel Veneto, soprattutto a partire dagli anni di Galileo a Padova. In memoria del padre e a seguito di un esemplare lavoro di collaborazione tra privati e istituzioni, la famiglia ha deciso di donare una parte della collezione paterna alla Biblioteca Bertoliana, individuata come la sede più idonea a garantire conservazione, pubblica fruizione e memoria del legame dei Beltrame con il territorio vicentino. La Regione del Veneto ha favorito questa importante acquisizione nell’esercizio delle sue funzioni di soprintendenza ai beni librari, individuando entro la più ampia collezione quelle edizioni che non risultavano presenti nelle biblioteche italiane e che avevano maggiore rilievo per la cultura veneta. La donazione rappresenta un importante complemento alle raccolte bibliografiche italiane e venete, in particolare per i molti pezzi unici pressoché sconosciuti agli studi. Si tratta quindi di un dono di inestimabile valore culturale che acquisirà ulteriore rilievo attraverso la pubblica fruizione. Fulcro simbolico della donazione è l’eccezionale Bibbia miniata di fine fattura parigina, datata alla prima metà del Duecento, che, peculiarità rarissima per l’epoca, reca la sottoscrizione del copista vicentino Cambio.

Ingegner Giancarlo Beltrame La figura L’ingegner Giancarlo Beltrame è stato uno degli artefici della rinascita industriale di Vicenza del Dopoguerra. Capitano d’impresa, assunto il comando dell’azienda fondata dal nonno Antonio nel 1896 e proseguita dal papà Angelo, la proiettò a diventare gruppo di riferimento nel mercato dei laminati, con acciaierie e impianti di laminazione localizzati in 7 stabilimenti in Italia, Francia, Svizzera e Romania. Beltrame era una figura complessa che univa in sé l’ uomo di vasta e raffinata cultura con l’imprenditore illuminato. Aveva fondato il Centro internazionale di Storia dello Spazio e del Tempo a Brugine, nel Padovano. La sua biblioteca scientifica di libri antichi è nota a livello internazionale.

Il rapporto con la città Nel 1996 i suoi strumenti sono stati esposti a palazzo Leoni Montanari. Nel 2009, in occasione dell’anno internazionale dell’astronomia, aveva contribuito con libri, astrolabi e cannocchiali alla mostra Della celeste fisonomia: mito fede e scienza organizzata dalla Bertoliana.