Potenza, cartellone del Festival Città delle Cento Scale

Petrolio e spazio pubblico saranno due dei grandi temi protagonisti degli appuntamenti di livello internazionale proposti nel cartellone del Festival Città delle Cento Scale durante la prima parte del mese di ottobre. A Potenza si esibiranno DOM, Compagnia Enzo Cosimo, i Motus, Babilonia Teatro. In più una riflessione sul tema della precarietà con Federico Zappino. Il format, quello tipico del Festival: riflessione, azione della comunità, nomi internazionali. Il Festival Città delle Cento Scale prova così – spiegano gli organizzatori – ad offrire un’esperienza di grande forza espressiva e contenutistica, per essere non solo una rassegna ma un autentico laboratorio di cura e sviluppo della sensibilità artistica e culturale. Con un attento sguardo alle contraddizioni che segnano l’esistenza contemporanea. Dal 1 al 10 ottobre si svolgerà “Moto Celeste” di DOM, un progetto di Leonardo Delogu e Valerio Sirna. Il progetto, inserito nella sezione “Petrolio” del Festival, si sviluppa come una attività di ricerca performativa del camminamento attraverso alcuni luoghi della Basilicata, compresi la Val D’agri e altre località nei pressi di Potenza sottoposte a trivellazioni petrolifere o destinate a ospitare perforazioni. Il cammino muoverà il 1 ottobre da Potenza, sotto il ponte Musmeci, per tornare nel capoluogo dopo 9 giorni (15 km al giorno di cammino), con tappa finale al teatro F. Stabile. Un itinerario esteriore ed interiore, con protagonista il corpo, la relazione con i luoghi, gli abitanti, gli esseri viventi, in cui esercitare l’attenzione e la cura. In un ideale anello temporale e spaziale, una comunità viaggiante incontrerà i luoghi, le persone, farà soste, terrà conferenze, parteciperà a feste. Nell’idea che i “perfomer”, reclutati con un bando pubblico, possano arrivare alla fine, non solo portando a casa una esperienza significativa, ma dopo aver costruito una performance collettiva: “Il ritorno dell’angelo”, con lo sguardo rivolto all’Angelo della storia di Klee come invita W. Benjamin nelle sue tesi. Giovedì 1° ottobre, ore 20.30, al teatro Francesco Stabile appuntamento con la COMPAGNIA ENZO COSIMI, con la coreografia e regia Enzo Cosimi, uno dei più importanti coreografi europei, che presenterà Welcome to my world con Paola Lattanzi, Alice Raffaelli, Francesco Marilungo, Riccardo Olivier. Un paradossale invito verso un mondo che sta finendo, ma che ancora sente il bisogno di affermare la propria esistenza. Welcome to my world è uno spettacolo sull’Apocalisse, forte, dai toni drammatici. Lunedì 5 ottobre un primo focus sul titolo del Festival Prexarietà, un incontro con Federico Zappino, filosofo politico, traduttore e studioso di J. Butler, dal titolo “Genere luogo precario”presso U-Platz, Spazio civico e teatrale a Potenza in via tirreno 49. Il 7/8 ottobre prenderà vita, sempre nell’ambito della sezione “Petrolio” del festival, il progetto speciale MOTUS IN POTENZA con due azioni distinte della celebre compagnia teatrale MOTUS, tra le più significative del panorama italiano ed europeo, già ospite qualche anno fa del festival. Mercoledì 7 ottobre, al teatro Francesco Stabile, i MOTUS si esibiranno con Nella tempesta, interpreti Silvia Calderoni, Glen Caci, Ilenia Caleo, Fortunato Leccese, Paola Stella Minni. Il grido di rabbia e dolore dei giovani, dei precari, dei senza-lavoro di oggi sarà espresso con la radicalità de linguaggio che ha segnato profondamente il teatro della compagnia. Pensando anche a Shakespeare, Nella tempesta squarcia le temperie di questi nostri turbolenti anni. Giovedì 8 ottobre, in uno spazio pubblico, il cartellone propone Caliban Cannibal con Silvia Calderoni e Mohamed Ali Ltaief (Dalì). I paradossi dell’integrazione, il nomadismo, il senso di sradicamento. Il luogo dell’incontro è una tenda, leggera, quelle messe su per il primo soccorso ai rifugiati, che si prepara e chiude in pochi minuti. Destinata agli sradicati della vita provenienti da angosciose esperienze e che provano a parlarsi con un linguaggio che mescola italiano, francese, inglese, arabo. Luogo centrale dell’azione una tenda bianca, un non luogo, ma anche un rifugio dopo una fuga immaginaria per Ariel e una rivoluzione per Dalì, protagonista reale della vicenda, da cui prende spunto lo spettacolo, e protagonista sulla scene, a indicare una condizione di profonda attualità, segnata non da immagini ma da corpi reali, esistenze vere. La performance è a cura di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò nell’ambito del progetto 2011>2068 AnimalePolitico Project. Lunedì 12 ottobre si ritorna al teatro Francesco Stabile di Potenza con una compagnia teatrale di grande valore, sicuramente tra le più interessanti del panorama italiano, BABILONIA TEATRI, con il loro spettacolo Pinocchio di Valeria Raimondi e Enrico Castellani – protagonisti lo stesso Castellani, Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli e Luca Scotton. Il progetto di Babilonia Teatri nasce dall’incontro con l’associazione Amici di Luca che riunisce persone uscite dal coma senza scadere nel buonismo. Un sentimento impraticabile con Babilonia Teatri, nella cui ricerca restano intatti gli aspetti che caratterizzano l’attività teatrale: ingenuità, il naif, antiteatralità. Un lavoro che scompagina le etichette e che si fa portatore di una funzione sociale. Grazie alla particolare struttura che vede il regista Castellani nei panni nascosti d’intervistatore/conduttore e i tre attori in quelli d’intervistati, lo spettacolo non cederà ad alcuna retorica teatrale, ma svelerà storie personali di chi sta sul proscenio con i propri sogni, desideri, ricordi, sofferenze.