Milano, le nuove donne del cacao progetto di imprenditoria femminile

Una storica azienda milanese che sostiene un progetto imprenditoriale femminile a San Pedro, in Costa D’Avorio. La Luigi Zaini SpA, l’azienda produttrice di cioccolato dal 1913, con la sua storica sede nel quartiere Dergano, finanzia il progetto ‘Le nuove donne del cacao’ che consiste in un’impresa, esclusivamente dedicata alle donne, che si basa sulla produzione di sapone ottenuto dall’utilizzo di scarti della lavorazione del cacao. La commercializzazione di tale sapone è indirizzata esclusivamente al mercato locale. L’idea imprenditoriale consiste nel trasformare una pratica artigianale, finora realizzata dalle donne solo a beneficio della propria famiglia, in un’impresa moderna, dove il lavoro delle donne artigiane del sapone, si trasformi in un’impresa collettiva, capace di dar loro un riconoscimento economico, finora precluso, e un conseguente miglioramento del loro status sociale all’interno della famiglia e della comunità. Il progetto vanta anche un positivo impatto sulla salute pubblica, poiché la maggior diffusione dell’igiene personale è sostanziale in paesi come la Costa d’Avorio che soffrono ancora di malattie epidemiche.

Il progetto è stato presentato presso l’Urban Center alla presenza di Francesca Zajczyk, la delegata del Sindaco alle Pari Opportunità. “È molto bello e importante che un’azienda milanese si renda disponibile a finanziare un progetto come questo – ha dichiarato Francesca Zajczyk,  la delegata del Sindaco alle Pari Opportunità -. ‘Le nuove donne del cacao’ è un esempio di imprenditoria femminile eccellente, il cui obiettivo principale è permettere in modo concreto alle donne ivoriane di emanciparsi economicamente e socialmente dalla difficile situazione nella quale la loro società le costringe. Le donne africane, infatti, portano avanti da sole la vita domestica, occupandosi di lavorare e guadagnare i soldi che saranno poi gestiti dagli uomini, e anche di coltivare gli alimenti che servono al sostentamento alimentare di tutta la famiglia, subendo spesso violenza e maltrattamento dai loro uomini. Solo attraverso l’empowerment, ovvero la responsabilizzazione – ha concluso Zajczyk -, è possibile sviluppare l’autostima necessaria per creare una vera emancipazione delle donne. Non solo in Africa, ma anche in Italia, molta strada c’è da fare in questo campo”.

“Sostenere un progetto che ha come vocazione quello delle pari opportunità – ha affermato Luigi Zaini – ci è parso il modo migliore per aiutare il Paese che è la fonte del nostro prodotto. Le donne coinvolte nel progetto – ha aggiunto Antonella Zaini – saranno inizialmente circa un centinaio e, in base alle stime di produttività garantite dalla modernizzazione, potranno realizzare fino a oltre 300 mila saponi all’anno con una prospettiva di guadagno di circa 1000 euro per lavoratrice, un risultato promettente, tenuto conto che il reddito medio annuale in Costa d’Avorio è di circa 2.500 euro”.

“Vorrei che il progetto fosse un paradigma per tutto il mio Paese, – ha detto  Solange N’Guessan, ideatrice del progetto che a San Pedro dirige 18 cooperative di coltivatori di cacao -. Questa non è carità: è un’alleanza tra la gente del cacao e un produttore di cioccolato sensibile alle loro condizioni di vita”.

La sensibilità al tema del lavoro femminile, inteso come pari capacità e opportunità, è nel Dna della vicenda imprenditoriale e familiare della Luigi Zaini SpA che, dal 1938 fino a metà degli anni ‘50, fu condotta da Olga Zaini, una delle pochissime donne imprenditrici italiane di quell’epoca. Olga Zaini, con uno staff principalmente femminile, guidò l’azienda superando anche il drammatico bombardamento, nel corso della seconda guerra mondiale, che distrusse la fabbrica di cioccolato.  E’ stato naturale pertanto per Luigi e Antonella Zaini, terza generazione alla conduzione dell’azienda, sostenere il progetto proposto. L’obiettivo di Solange N’Guessan è che le sue saponette “OlgaZ” (così le donne hanno deciso di chiamarle, in onore di Olga Zaini) conquistino il 20% del mercato ivoriano del sapone entro i prossimi 5 anni. Obiettivo di Zaini è quello di sostenere questo progetto nelle sue necessità di lancio e mantenimento. Luigi e Antonella Zaini hanno affidato al fotoreporter Francesco Zizola, grande fotografo italiano e profondo conoscitore della realtà africana, la narrazione del progetto con l’auspicio di divulgarne in senso ‘contagioso’ i suoi valori . Le fotografie di Francesco Zizola costituiranno una mostra nel corso dell’anno 2016.