Roma, lavori pubblici trasparenza e sicurezza entrano nei capitolati

sicurezza lavoroA partire dalle opere per il Giubileo, alle gare di Roma Capitale per affidare lavori si concorrerà a colpi di trasparenza, legalità e sicurezza del lavoro. Nei capitolati il Campidoglio inserirà una serie di variabili – a cominciare dall’impegno delle ditte a combattere i rischi sul lavoro – che punteranno a disincentivare la logica del massimo ribasso. Lo prevede un’intesa siglata tra Assessorato Lavori Pubblici e sindacati del settore edile, presentata dall’assessore Maurizio Pucci.

In base al protocollo, bandi di gara e capitolati tecnici dovranno prevedere che a far punteggio sia anche questa serie di elementi:

1- soluzioni oggettivamente valutabili e verificabili che riducano i rischi sul lavoro, aggiuntive rispetto a quanto già previsto dalle normative vigenti; 2- soluzioni tecniche finalizzate alla tutela dell’ambiente e al risparmio energetico; 3- impegno ad impiegare lavoratori con contratto a tempo indeterminato; 4- impegno a trasformare a tempo indeterminato anche i contratti a termine e di apprendistato; 5- avere alle proprie dipendenze lavoratori dotati delle competenze specifiche necessarie all’intervento, limitando così l’utilizzo del subappalto.

Lo stesso protocollo d’intesa pone l’accento sulla centralità del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) “come primo strumento di verifica della trasparenza e regolarità delle imprese”. Per questo la presentazione del DURC, insieme “all’integrale rispetto dei contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro”, costituisce condizione sine qua non per partecipare a gare e accedere alle risorse erogate a qualsiasi titolo dal Campidoglio. Criterio destinato a rimaner fermo quando, come previsto dal Job’s Act, il DURC sarà sostituito dal SIRCE (Sistema Informativo Regolarità Contributiva Edile).

Altro caposaldo dell’intesa, la costituzione dell’Osservatorio permanente sugli Appalti di Lavori Pubblici, composto da rappresentanti di Roma Capitale e dei sindacati dell’edilizia. Dovrà seguire gli appalti in ogni fase, dall’aggiudicazione all’esecuzione delle opere, per garantire – tra l’altro – “il rispetto dell’indice di congruità del costo della manodopera impiegata”. Le regole dell’Osservatorio, a cominciare dalla precisa sequenza da rispettare nella presentazione di atti e dati, valgono anche per le ex municipalizzate e i Municipi. Il nuovo organismo, se individua “anomalie o incongruenze”, le comunica al Campidoglio o comunque all’ente che lancia l’appalto. E quest’ultimo, verificata l’assenza di riscontri, procederà alla rescissione dell’appalto, impegnandosi per salvaguardare i livelli occupazionali.

L’Osservatorio dovrà riunirsi la prima volta entro il prossimo 30 ottobre per stilare intanto un calendario delle successive convocazioni.

“Trasparenza, legalità, sicurezza: sono le stelle polari cui ci affidiamo nella preparazione del Giubileo”, ha detto l’assessore Pucci. “Trasparenza nelle procedure, attraverso la stretta collaborazione con l’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione). Legalità, con controlli a tappeto sia sulle imprese che sulla qualità dei lavori. Sicurezza nei cantieri e rispetto dei diritti dei lavoratori”.

Per Pucci l’Osservatorio è “un ulteriore e fondamentale passo avanti” e costituisce “un messaggio etico molto chiaro: Roma vuole tenere fuori dagli appalti le imprese che non rispettano la legalità e i diritti”.