Tre mesi dopo Berlino una Juve irriconoscibile esordisce in Champions

Un avvio così brutto non era immaginabile neanche nei peggiori incubi dei tifosi bianconeri. Un punto in tre partite in campionato. Fondo della classifica ma soprattutto una squadra senza anima. Senza gioco. Una Juve irriconoscibile a distanza di tre mesi da quella di Berlino che si giocava il massimo titolo continentale per club.

L’esordio in Champions arriva in un momento non facile e contro un “cliente” tosto. Di fronte il Manchester City. Massimiliano Allegri prova a risollevare il morale in vista di “un test importante per vedere a che livello siamo in Europa. Bisogna invertire la tendenza. Serviranno coraggio e tecnica. Nel calcio basta un risultato per tornare forti come eravamo prima. Dobbiamo mantenere equilibrio ed essere concentrati. In campo la squadra ha dato tutto, nelle prime tre partite ci è mancato il gol e siamo stati anche un pò sfortunati”.

Gianluigi Buffon avverte l’ambiente che pretende un riscatto immediato. “Affrontiamo una delle candidate alla vittoria finale, ma vogliamo giocare il nostro calcio, come sempre e tornare a dare segnali di coesione. Hanno 7/8 giocatori offensivi che potrebbero giocare nei primi 5 club d’Europa. Per fortuna ne giocano massimo 3. Come riprenderci? Il modo migliore per cercare di aiutarci è sapere qual è il nostro valore, chi siamo e dove vogliamo andare. Ci aspettavamo tutti di più, ma serve obiettività per focalizzare le problematiche”.