Maglia hi-tech per combattere la depressione

Si chiama “Nevermind” il progetto finanziato con ben 5 milioni di euro dalla Commissione Europea, nato dalla ormai consolidata collaborazione tra il gruppo del professor Enzo Pasquale Scilingo, bioingegnere del Centro di ricerca “Enrico Piaggio” dell’Ateneo pisano e l’Unità operativa di Psicologia clinica dell’Aoup diretta dal professor Pietro Pietrini.

“Scopo del progetto è di riuscire a utilizzare i segnali fisiologici dell’organismo associati all’insorgenza di depressione e al suo trattamento in pazienti che hanno una patologia somatica – spiega il professor Scilingo, coordinatore del progetto – utilizzando una maglietta high-tech in grado di monitorare vari parametri fisiologici, compresi funzionalità cardiaca e respiratoria che abbiamo sviluppato nel corso del nostro progetto precedente, Psyche”.

Lo sviluppo di depressione in corso di patologie somatiche croniche è molto frequente e spesso ha un impatto drammatico sulla qualità della vita e sulla prognosi stessa dei pazienti. “Nevermind” studierà gli effetti della mindfulness, una tecnica basata sulla meditazione orientale, che è ormai affermata nel trattamento della depressione, all’interno delle terapie cognitive-comportamentali di ultima generazione.

“La depressione si accompagna ad una moltitudine di cambiamenti nei parametri fisiologici che, per quanto talvolta possano anche non essere percepiti dal paziente, sono misurabili e rappresentano uno strumento efficace per seguire il decorso della depressione e gli effetti della terapia attraverso il linguaggio del corpo – spiega il professor Pietrini, psichiatra responsabile della branca clinica del progetto -. Nei pazienti bipolari del progetto ‘Psyche’ abbiamo ottenuto interessanti risultati predittivi della tipologia depressiva o maniacale dell’episodio successivo”.

“Nevermind”, che ha in Pisa non solo il cuore scientifico e clinico, ma anche quello tecnologico – l’azienda che produce le magliette high-tech, la Smartex, ha sede infatti a Navacchio – si articola attraverso prestigiose collaborazioni italiane ed internazionali.

“Studieremo pazienti nefropatici a Pisa sempre con l’Aoup, oncologici a Torino, cardiopatici e amputati in Portogallo. Infine studieremo i comportamenti e la prevenzione del suicidio in Svezia – spiega il professor Claudio Gentili, psicologo clinico del progetto -. In questo modo, avremo un’ampia gamma di pazienti diversi e potremo tentare di definire le basi psicofisiologiche comuni e condivise delle reazioni psicologiche depressive, indipendentemente dal tipo di patologia in cui si verificano”.

Per Scilingo e Pietrini il connubio tra bioingegneria e psicologia clinica rappresenta l’approccio multidisciplinare e integrato necessario per avvicinare sempre di più la psichiatria alle altre branche della medicina, dove i processi fisiopatologici possono essere misurati, con importanti implicazioni per la diagnosi preclinica, il decorso clinico e la prevenzione delle ricadute.

Per questa sua potenziale rilevanza clinica “Nevermind” ha ricevuto manifestazioni di interesse da parte di numerosi enti clinici, tra i quali l’Azienda Usl 5 di Pisa ed ha ricevuto un punteggio di 14,5 su 15 dalla Commissione Europea finanziatrice.