Firenze, presentato il piano di istallazione delle nuove telecamere

“Finalmente ci è stato svelato il famoso ‘piano di videosorveglianza’ che l’amministrazione comunale ci ha sbattuto in faccia da un anno a questa parte, ogni qualvolta invocavamo una telecamera di videosorveglianza nelle zone della città maggiormente esposte a degrado, delinquenza e microcriminalità. Le nuove telecamere saranno 9, 2 delle quali in via Tornabuoni, 1 in piazza Sant’Ambrogio, 1 in piazza Salvemini, 1 in piazza Santo Spirito. Ed a Le Piagge? A Brozzi? A Quaracchi? All’Isolotto? A Sorgane? In tutte quelle periferie dove la microcriminalità e l’illegalità stanno spopolando? Niente di niente”. Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale a Palazzo Vecchio, Francesco Torselli dopo aver ascoltato il comandante della Polizia Municipale in audizione presso la Commissione Bilancio del Comune di Firenze.

“Nonostante le promesse fatte a noi consiglieri, ma prima ancora ai cittadini delle periferie della città nel corso dell’ultima campagna elettorale – sostiene Torselli – ancora una volta il PD getta la maschera e mostra ben chiara quale sia la sua idea di città. Da sorvegliare e da tenere sotto controllo, per Nardella & C, non sono i giardini di Quaracchi o le strade de Le Piagge, le zone dell’Isolotto vicine al campo nomadi del Poderaccio o la piazza di Sorgane, bensì le vetrine dell’alta moda di via Tornabuoni”.

“Fino ad oggi – conclude Torselli – abbiamo atteso di conoscere il ‘piano di videosorveglianza’ del comune, confidando nelle promesse della sinistra che avrebbe ascoltato le nostre e le segnalazioni di tutti quei cittadini che chiedono maggior attenzione alle periferie; adesso passiamo alla controproposta: presenteremo ufficialmente un ‘piano di videosorveglianza’ alternativo a quello di Nardella, nel quale daremo priorità a Le Piagge, all’Isolotto, a Sorgane ed a Gavinana, piuttosto che alle vetrine di via Tornabuoni, poi i due piani saranno messi ai voti in consiglio comunale e resterà nero su bianco, a disposizione di tutti i cittadini, il voto dei loro rappresentanti in consiglio comunale”.