Dal 23 al 30 agosto a Firenze si terrà l’undicesima edizione del convegno internazionale di egittologia

Dal 23 al 30 agosto Firenze sarà la capitale dell’egittologia mondiale ospitando l’undicesima edizione del convegno internazionale di egittologia organizzato dalla Soprintendenza Archeologia della Toscana – Museo Egizio di Firenze, in collaborazione con l’assessorato alla Cooperazione e alle Relazioni internazionali del Comune, l’Università degli Studi di Firenze-Dipartimento SAGAS (Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo) ed il CAMNES (Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies). Al congresso parteciperanno circa 700 delegati, tra relatori e visitatori, provenienti da oltre 30 paesi di Europa, Asia, Africa, Americhe e Oceania.

Il convegno, che rappresenta uno dei principali appuntamenti per la ricerca egittologica a livello mondiale e al quale parteciperanno grandi nomi del settore, è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dalla vicesindaca Cristina Giachi, dal soprintendente archeologo della Toscana Andrea Pessina, dal direttrice del Museo Egizio di Firenze M. Cristina Guidotti, dalla professoressa Gloria Rosati cattedra di Egittologia dell’Università di Firenze, da Stefano Anastasio della soprintendenza Archeologia della Toscana, dai co-direttori del CAMNES Stefano Valentini e Guido Guarducci.

“Questo convegno di rilevanza internazionale quest’anno ha un significato particolarmente importante – ha detto la vicesindaca Giachi – perché l’egittologia mondiale, che da tempo non si riuniva, trova a Firenze il luogo per fare il punto sugli studi, la scienza e la condizione della conservazione del patrimonio culturale in un momento in cui questi temi non hanno solo rilevanza scientifica o culturale, ma sollecitano anche una riflessione sulla nostra condizione umana alla luce dei drammatici fatti che stanno avvenendo in questo periodo in Egitto e in tutto l’Oriente mediterraneo”. “Siamo orgogliosi di ospitare il convegno – ha continuato -. In città l’egittologia ha forti radici: il nostro museo egizio è il secondo in Italia, secondo solo a quello di Torino, c’è una Sovrintendenza molto attiva e un tessuto culturale scientifico rappresentato dall’Università di Firenze è da realtà come l’associazione CAMNES, tra i più rilevanti nella ricerca e nella diffusione dei risultati della ricerca archeologica in generale ed egittologica in particolare. Il convegno che si apre sabato però non sarà solo una festa, ma anche un momento di riflessione profonda che dovremo fare sul piano culturale e umanitario per i gravi fatti che stanno colpendo l’Egitto”.

Alla cerimonia di apertura, che si terrà domenica nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, saranno presenti l’assessore alla Cooperazione e alle Relazioni internazionali Nicoletta Mantovani ed il ministro delle Antichità dell’Egitto Mamdouh el-Damaty. Il congresso si chiuderà sabato 29 agosto, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, con un concerto dell’Ensamble NESMA (Musicisti dell’Opera del Cairo) alla presenza dell’assessore alla Mantovani, dell’ambasciatore d’Egitto a Roma Amr Mostafa Kamal Helmy e del direttore dell’Istituto italiano di cultura del Cairo Paolo Sabbatini. In allegato al comunicato stampa, il programma completo del convegno.

L’evento fiorentino costituisce il primo incontro dopo una lunga pausa: la IAE – International Association of Egyptologists, si era riunita infatti l’ultima volta a Rodi, nel 2008, in occasione del ICE -International Congress of Egyptologists X. Allora era stato deciso che il successivo congresso sarebbe stato ospitato dall’Egitto, ma i noti fatti politici intervenuti nel paese hanno costretto ad annullare il progetto e a cercare un’altra sede.

A seguito di una votazione a cui hanno partecipato tutti gli aderenti all’associazione, presenti in tutti i continenti, la candidatura di Firenze è stata dunque scelta come sede di questo appuntamento fondamentale per le ricerca egittologica internazionale vista la presenza dei maggiori esperti del settore.

Il congresso si svolge in coincidenza con un anno particolare: il 2015 è stato infatti proclamato l’‘anno della cultura egiziana in Italia’, che vede lo svolgersi di numerosi eventi in tutto il Paese, legati alle maggiori collezioni egizie italiane. Uno degli eventi è stata l’inaugurazione ad aprile del nuovo Museo egizio di Torino.

Il Museo egizio di Firenze (secondo in Italia solo a quello di Torino) vanta una collezione di oltre 14500 reperti, formatasi soprattutto nel corso del XIX secolo: comprende materiale che va dalla preistoria all’epoca copta, con notevoli raccolte di stele, statue, sarcofagi, ushabti, amuleti, bronzetti, tessuti copti e oggetti di vita quotidiana di varie epoche. Il materiale è esposto con criteri cronologici in undici sale, per la maggior parte decorate in stile egittizzante, che risale all’allestimento ottocentesco.

Il Congresso ha ottenuto il patrocinio dell’Università di Firenze, della Regione Toscana, della Città Metropolitana, del Comune di Firenze, dell’Unesco – Centro storico di Firenze, dell’IICE (Istituto Italiano per la Civiltà Egizia).