Milano, idrocarburi in roggia nessun inquinamento per le acque di uso civile

Nessun problema per le acque di uso civile e, dai primi rilievi, la falda non appare inquinata: sullo strato superficiale si sta operando per la messa in sicurezza, raccogliendo le particelle di gasolio che hanno intriso il terreno nell’area dell’effrazione dell’oleodotto ENI. È questo l’esito principale della riunione che si è tenuta a Trezzano sul Naviglio tra il Comune di Milano (presente l’Assessore alla Sicurezza e Polizia locale Marco Granelli), i Sindaci dei Comuni di Trezzano sul Naviglio, Cusago, Buccinasco, Cesano Boscone, il servizio idrocarburi della Città metropolitana, Arpa, ASL, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizie locali, Protezione civile ed ENI.

L’incontro, convocato per avere un aggiornamento da ENI in merito alla messa in sicurezza dell’area interessata dallo sversamento di idrocarburi (a seguito di un tentato furto all’oleodotto), ha dato dunque un esito positivo.

Sono in corso le operazioni (ritenute corrette e monitorate costantemente da Arpa e ASL come enti preposti) per la raccolta delle iridescenze di gasolio, dopo che sono state posate le barriere assorbenti nelle rogge coinvolte a sud, nei comuni di Trezzano sul Naviglio, Cusago e Buccinasco.

Grazie alle barriere è stato possibile bloccare la divulgazione degli idrocarburi nelle rogge e nella falda. Una volta terminata la raccolta sarà fatta la caratterizzazione dell’area e la bonifica.

Nel frattempo, i Comuni di Milano, Trezzano sul Naviglio e Cusago hanno emesso ordinanze cautelative per vietare l’utilizzo dell’acqua delle rogge interessate per l’irrigazione e l’abbeveramento di animali. Le ordinanze saranno valide per alcuni giorni, fino alla conclusione della fase di messa in sicurezza.