Jesi, scoperta casa squillo sudamericane, sesso a tre la specialità

A porre fine alla “redditizia” attività la Sezione criminalità straniera della Squadra Mobile di Ancona intervenuta a Jesi. I condomini di un palazzo del centro avevano segnalato alla Polizia un via vai sospetto in un appartamento, ubicato al piano terra, dove da due settimane avevano preso alloggio tre avvenenti sudamericane.

I poliziotti sono così entrati in azione, risalendo agli annunci sui siti porno internet dove una dominicana naturalizzata cittadina spagnola, 31 anni, aveva pagato le inserzioni dove decantava le virtù amatorie di due giovanissime connazionali, pronte a soddisfare ogni desiderio maschile, anche lavorando in coppia.

Gli agenti hanno verificato se la donna sfruttasse o favorisse la prostituzione altrui, poiché il semplice prostituirsi per la legislazione italiana non è reato. Un poliziotto si è finto cliente, telefonando al numero di cellulare pubblicizzato e concordando un appuntamento. L’agente sotto copertura si è presentato all’orario convenuto accolto proprio dalla dominicana con cui aveva parlato prima al telefono.

La donna ha offerto al finto cliente la prestazione di una sua giovane connazionale, che lo attendeva in camera da letto, chiedendogli 60 euro; il poliziotto ha chiesto se era possibile farlo con due prostitute, e la donna ha fatto intervenire una seconda giovane dominicana, chiedendo per entrambe la somma complessiva di 100 euro. Il poliziotto, avendo raccolto inequivocabili elementi di prova inerenti lo sfruttamento perpetrato dalla trentenne nei confronti delle altre due, ha fatto così intervenire i colleghi appostati all’esterno, che a conclusione del blitz hanno portato le tre donne in Questura. La dominicana è stata denunciata, mentre per le due prostitute “attive”, una di 22 ed l’altra di 23 anni di origini dominicane, ma naturalizzate cittadine spagnole, sono state avviate le verifiche sulla regolarità del soggiorno sul territorio nazionale.