Padre e figlio di 5 anni ritrovati all’Acquapark di Cecina

L’uomo si era allontanato con il bambino, eludendo la sorveglianza degli assistenti sociali. Il padre separato, costretto a vedere il bambino solo in presenza degli incaricati dell’Asl, dopo la separazione dalla moglie e una durissima battaglia legale con essa, era fuggito l’altra notte dopo aver eluso la vigilanza degli assistenti sociali. L’uomo aveva lasciato la città insieme al bambino a bordo della sua auto. Ancora non è chiaro se abbia potuto contare sull’appoggio di qualcuno che abbia dato loro ospitalità dato che gli investigatori tendono a escludere che possano avere dormito in qualche struttura ricettiva.

Il genitore da tempo lamentava la sua condizione e aveva già messo in pratica una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il rapimento del bambino sarebbe la conclusione di una serie di gesti eclatanti che l’uomo, un livornese di 39 anni, ha compiuto negli ultimi anni. L’ultimo risale ad appena tre giorni fa quando il padre aveva organizzato un volantinaggio non autorizzato all’interno di uno stabilimento balneare cittadino.

Il genitore, secondo quanto si è appreso, ieri è riuscito a fuggire con il piccolo dalla sua casa a Livorno usando un espediente. Ha chiesto al bambino di seguirlo in una stanza per prendere un giocattolo e poi ha chiuso la porta a chiave riuscendo ad allontanarsi da un ingresso secondario della propria abitazione. L’uomo e il bambino sono andati via in auto e gli assistenti sociali hanno subito chiesto aiuto al 113. Il quadro psicologico che emerge, trapela dai servizi sociali livornesi che da tempo seguono la famiglia, è quello di una persona molto tormentata e con rapporti conflittuali ed esacerbati con il resto della famiglia e l’assenza prolungata di padre e figlio preoccupa. Secondo i vicini di casa era un uomo molto taciturno e anche il figlio lo si vedeva molto di rado.

Lui stesso, in una lettera, scriveva che “sono bastate le false accuse della moglie e madre, numerose e gravi seppur tutte basate esclusivamente su dichiarazione di parte, senza evidenze, senza riscontri, riguardo mie presunte condotte maltrattanti, pericolosità, squilibrio mentale e quant’altro perché si mettesse in moto la macchina delle istituzioni”.