Roma, bimbo morto alla Furio Camillo, gli utenti denunciano guasti all’ascensore

Gli utenti abituali della stazione di Furio Camillo sanno che quell’ascensore spesso si blocca, tanto da essere spesso fuori servizio. “Di solito quando non funziona, viene segnalato con le bande gialle da Atac. Oggi invece non c’era nessuna segnalazione”.

Anche oggi un blocco risultato tragico. In base alla prima ricostruzione l’ascensore si era bloccato. E’ intervenuto un addetto dell’Atac e ha cercato di farlo ripartire. In quel momento il bambino, che era su un passeggino, è sfuggito alla madre ed è precipitato nella tromba dell’ascensore. Un volo di una decina di metri che non gli ha lasciato scampo.

Sul luogo della tragedia è giunti il sindaco Ignazio Marino. Su Facebook ha scritto: “Un bambino ha perso la vita cadendo nella tromba di un ascensore alla Metro Furio Camillo. Sto andando immediatamente sul posto per accertarmi di quanto successo”.

“La dinamica è strana. Sicuramente c’è stato un errore dell’agente della stazione che ha posto in essere una procedura che non doveva, forse perché c’erano condizioni di difficoltà e alla fine c’è stata la tragedia. L’ascensore bloccato è stato affiancato da un altro ascensore e si è cercato di fare un trasbordo delle persone attraverso una botola. Una procedura non codificata”. Così l’assessore alla Mobilità, Guido Improta.

In stazione anche il direttore generale dell’Atac Francesco Micheli e il presidente Roberto Grappelli.

Pare che l’ascensore si fosse bloccato con alcune persone all’interno, fra cui il piccolo e la mamma. Secondo le prime ipotesi la donna e il bimbo, insieme ad altri 4-5 passeggeri sarebbero rimasti bloccati e per farli uscire sarebbe stata aperta la porta laterale dello stessa cabina. Ma il bambino, forse spaventato, si è lanciato verso la via di fuga, sfuggendo al controllo della mamma, volando giù.

L’addetto all’ascensore è stato visto piangere e essere trasportato via a braccia dai colleghi. Intorno alla stazione ci sono centinaia di persone sconvolte.