Milano Street art, al via Chained due mostre e opere a Quarto Oggiaro e in Bicocca

Un progetto per la street art all’aperto e in spazi chiusi con nove artisti internazionali. Si tratta di Chained, l’iniziativa promossa dalla Galleria Wunderkammern, presentata oggi all’Expo Gate alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbanoCarmela Rozza: il Comune di Milano ha infatti collaborato alla realizzazione di Chained, assieme a Istituto Cervantes, Ambasciata di Spagna, mettendo a disposizione l’hangar di via Amari.

“È una grande occasione per la street art – ha dichiarato l’assessore Rozza – di mostrare ai milanesi le qualità di un’arte nuova, di grande impatto, praticata dai giovani. La città sarà sicuramente arricchita da opere che fanno discutere: invito i cittadini a visitare le mostre e i luoghi in cui sono state realizzate. Ringrazio la Galleria Wunderkammern, gli artisti e MM SpA che ha curato il progetto per la licenza di agibilità temporanea, quello dell’allestimento e tutto l’iter ammnistrativo-burocratico che ha consentito il successo di questo evento”.

“Siamo particolarmente felici di aver realizzato questo grande progetto artistico sul territorio milanese. Nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile senza il supporto di un gruppo di persone che, sin da subito, hanno sposato il progetto. Riteniamo di aver raggiunto un risultato straordinario grazie all’impegno profuso dagli artisti, che sono sin da subito entrati in simbiosi con il territorio, realizzando degli interventi e delle opere che commentare a parole sarebbe riduttivo, grazie all’entusiasmo dimostrato da cittadini ed istituzioni”, ha spiegato il co-direttore di Wunderkammern Giuseppe Pizzuto.

Oltre che in via Amari, sarà allestita una mostra all’Instituto Cervantes di Milano. Le opere in strada sono invece a Quarto Oggiaro in via Vittani e via Simoni e alla fermata della linea 7 degli Arcimboldi all’Ateneo Nuovo della Bicocca. I nove artisti chiamati sono tra i più importanti sulla scena dell’arte urbana: 2501, Atomo, Borondo, BR1, C215, Max Rippon, Sam3, Sten Lex ed Edoardo Tresoldi.

Tema di Chained è quello di Expo2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Partendo dal concetto di catena alimentare, struttura ecologica naturale, gli artisti di Chained indagano le complesse dinamiche che legano gli esseri umani alla natura della quale fanno parte. Una catena di esperienze umane e artistiche che vanno ad amplificare lo spettro di punti di vista sul tema dell’Expo, nel versante dell’arte e della creatività.

PRESENTAZIONE DEGLI ARTISTI

2501 (Jacopo Ceccarelli, Milano, 1981) non ha mai smesso di lavorare sui muri della sua città, Milano. Influenzato dalla scuola di graffiti sudamericana, l’artista ha sviluppato uno stile che combina dipinti murali e su tela, sculture, installazioni, fotografia, video e documentari. Caratteristiche della sua produzione sono le linee ondulate che invadono la superficie di lavoro e il binomio cromatico del bianco e nero, talvolta arricchito dal colore oro.

Atomo (Davide Tinelli, Milano, 1965) è uno dei primi artisti italiani ad aver esplorato le varie forme di writing e street art, iniziando la sua attività artistica nel 1982. Attivo nel panorama socio-politico locale, ha dato vita a numerose manifestazioni artistiche e culturali, contribuendo alla diffusione della street art anche nelle istituzioni pubbliche. Nel 2007 ha co-organizzato Street Art Sweet Art al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.

Borondo (Valladolid, Spagna, 1989) è in assoluto tra i più promettenti artisti della scena attuale della street art. Ha iniziato il suo percorso artistico a Madrid con i graffiti, raggiungendo poi la maturità stilistica attraverso la sperimentazione con nuove tecniche e linguaggi. Protagonista dei suoi interventi è il corpo, messo a nudo attraverso una rappresentazione pittorica di grande impatto e carica emozionale.

BR1 (Locri, 1984) vive e lavora a Torino. Il suo lavoro si basa principalmente su azioni effimere nello spazio urbano, realizzate in modo spontaneo con poster e installazioni. Evocando simboli occidentali e medio-orientali, l’artista indaga le contraddizioni generate dalla collisione del modello capitalista con le culture e il vissuto delle genti provenienti dall’area mediterranea.

C215 (Christian Guémy, Bondy, Francia, 1973) è considerato un maestro della tecnica dello stencil. La sua ricerca è interconnessa al tessuto urbano e culturale del luogo in cui viene realizzata. L’artista riesce a cogliere l’espressione più profonda dei suoi soggetti, fondendo nelle sue opere differenti elementi artistici che orbitano attorno alla lettura delle emozioni e alla celebrazione della sensibilità.

Max Rippon (Ripo) (New York, USA, 1983) vive e lavora a Barcellona. Il lavoro dell’artista è incentrato sulla comunicazione testuale, e si sviluppa attraverso una notevole multidisciplinarità: calligrafia, tipografia, pittura, graffiti, fabbricazione digitale e scultura si intersecano nella sua produzione, basata anche sull’impiego di materiali diversi. L’artista si concentra sullo stile ma anche sul messaggio, spesso comunicato attraverso ironia e humor.

Sam3 (Elche, Spagna, 1980) vive e lavora tra Murcia e Madrid. I suoi interventi nello spazio pubblico, grandi sagome nere antropomorfe, sono visibili in tutto il mondo. Le “ombre” di Sam3, come le chiama lo stesso autore, riflettono sulla condizione umana: in bilico tra raffinata poesia e tagliente ironia, queste figure si connotano di significati alternativi, spesso anche molto provocatori e sovversivi.

Sten (Roma, 1982) e Lex (Taranto, 1982) sono tra i pionieri della tecnica dello stencil in Italia. La loro ricerca è in costante evoluzione; a partire dal 2010 hanno cominciato ad utilizzare lo “Stencil Poster”, una tecnica da loro inventata: gli artisti incollano un poster sulla superficie, ritagliano parti della figura come in uno stencil e poi dipingono sopra alla matrice, infine strappano la carta facendo emergere la figura finale.

Edoardo Tresoldi (Milano, 1987) è uno scenografo, scultore e artista italiano. È particolarmente conosciuto per le sue installazioni in rete metallica, che si configurano come sculture trasparenti site specific perfettamente integrate nello spazio circostante. L’artista parte dallo studio delle dinamiche del luogo, sviluppa poi una storia o un personaggio e li concretizza nella realizzazione della scultura.