Roma, Paola Viganò e il suo team di progettisti dello Studio 015 sono i vincitori del Progetto Flaminio

Si aggiudicano il concorso internazionale per il quartiere della Città della Scienza. Lo hanno annunciato il sindaco di Roma Ignazio Marino, l’assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo e il direttore generale di CDP Investimenti Sgr Marco Sangiorgio, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Pietro da Cortona, ai Musei Capitolini. Arrivati alla fase finale con altri 5 team internazionali, i vincitori sono stati scelti tra 246 candidature provenienti da 20 paesi, in maggioranza europei, con gruppi di progettisti anche da Stati Uniti, Medio Oriente e Australia. Tutti i progetti arrivati alla fase finale del concorso sono firmati da team di architetti di grande valore e talento, nei quali è riconoscibile il contributo anche di urbanisti, paesaggisti, società di ingegneria e di valutazione dei costi.

Oggi, dopo sei mesi, il responso del concorso internazionale, bandito il 23 dicembre scorso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) Investimenti Sgr d’intesa con Roma Capitale. Il progetto vincitore – scelto da una giuria di 7 persone, presiedute dal professore ordinario di Urbanistica dell’università di Trieste, Paola Di Biagi – punta ad una profonda rigenerazione urbana e allo sviluppo di un’area che negli anni passati è già stata oggetto di un intenso processo di trasformazione, con la creazione del MAXXI e del Parco della Musica. Ai progettisti è stato chiesto di collocare 35mila mq di residenze (di cui 6mila per social housing), 10mila mq di strutture ricettive e commerciali, 14 mila mq di spazi e strutture pubbliche e la Città della Scienza.

“In questi progetti non c’è solo il respiro di una città, ma anche tanti miei sogni personali – ha dichiarato il sindaco Marino intervenendo alla conferenza stampa – Nella mia visione del mondo, ho sempre detto che dobbiamo cambiare il modo di costruire le nostre città. Questi progetti li rendono una realtà, sono sogni che si realizzano: Roma alle Olimpiadi, oggi il nuovo quartiere intorno allo stadio, la nuova mobilità su ferro e le nuove stazioni della Metro C che la porteranno a 400 metri dall’intersezione con la linea A. Questo è un unicum nella storia del Paese, con in più un percorso condiviso con la città – ha aggiunto il primo cittadino – Davvero un insieme di elementi che dimostrano quanto dinamica e attiva sia l’amministrazione di questa città. Ringrazio la Giunta, il Governo, la mia maggioranza e il Consiglio comunale che ci hanno seguito in questo percorso”.

“Il progetto è di qualità superiore, ma la cosa più importante è il segnale che a Roma si può fare – ha detto l’assessore alla Trasformazione urbana di Roma Capitale Giovanni Caudo – Noi siamo convinti che la città la costruisce il privato, ma rivendichiamo la regia pubblica. Ora il masterplan deve passare per l’approvazione definitiva in Assemblea Capitolina e poi nel 2016 partiranno i cantieri”.

Dal 26 giugno al 5 luglio, al museo del Maxxi, sarà possibile vedere i risultati del concorso. “Abbiamo pensato a un progetto che riutilizza, rigenera e ricicla un’area ormai centrale a Roma – ha spiegato Paola Viganò – proponendo un luogo dell’abitare contemporaneo, diverso ma allo stesso tempo ispirato a una tradizione romana. La Città della Scienza diventerà un luogo importante e attrattivo e molti saranno gli spazi pubblici”.

Nel dettaglio, il masterplan dello Studio 015 prevede la collocazione delle attività commerciali al livello stradale verso via Guido Reni, mentre la parte più interna dell’area è dedicata ai servizi di carattere pubblico e i livelli superiori degli edifici ospitano le funzioni residenziali. La Città della Scienza viene posizionata a nord-est, in continuità con lo spazio del Maxxi. L’hotel è collocato lungo l’asse parallelo a via Guido Reni. I due edifici su viale del Vignola sono destinati alle attività di associazioni e a uno spazio polivalente.