Matteo Renzi chiede al Pd di sfiduciarlo in Parlamento

Renzi gioca alla playstationSempre più “guascone” l’ex sindaco di Firenze che sfida la minoranza dem. “La mia segreteria ha un senso solo se si fanno le cose. Chi volesse oggi bloccare questo percorso mi tolga la fiducia in Parlamento e in direzione”. Matteo Renzi ha nel contempo aperto sulla riforma della scuola: “Prendiamoci altre due settimane di tempo e andiamo a discutere in ogni circolo”.

Dalla direzione del Pd nessun appello a una tregua interna. “Io non ho problemi di numeri e vado avanti. Chi vuole bloccare le riforme mi tolga la fiducia qui e in Parlamento”.

Per il segretario avanti tutta sulle riforme. “La “Buona Scuola” non è fatta per assumere 200 mila persone, come un ammortizzatore sociale, ma per i giovani”, sulla quale il premier dilata i tempi, “prendiamoci altre due settimane di tempo e andiamo a discutere in ogni circolo”.

“Quando c’è una questione di fiducia e voti contro, non accetto che gli stessi mi facciano la ramanzina sull’unità del partito”, avverte riferendosi alla richiesta di favorire l’unità avanzata dall’ex capogruppo Roberto Speranza. Insomma basta “diktat” da parte di nessuno, “maggioranza, minoranza e men che meno della minoranza della minoranza”, è l’ultimo avviso di Renzi alla sinistra.