Roma, incubo alla Termini trentenne violentato da nordafricani

L’uomo dopo aver trascorso la giornata a Roma con il suo compagno, era alla Stazione Termini per prendere il treno e tornare a casa. Il suo treno era stato soppresso. Un uomo ben vestito aiutato nel camminare da una stampella gli ha offerto un passaggio in auto. Dopo aver accettato l’offerta dello sconosciuto i due, insieme ad altri due nordafricani, si sono diretti al parcheggio in via Giovanni Giolitti. Poco dopo essere partiti il trentenne, rispondendo al cellulare al compagno che lo stava chiamando, si è sentito puntare un coltello al fianco dall’uomo con la stampella, che gli “consigliava” di rispondere al suo compagno che era tutto a posto ed era arrivato a destinazione.

Giunti in zona Pigneto è stato colpito alla testa. L’uomo si è svegliato poco dopo a terra in un parco, con le mani e le caviglie legate, con un coltello puntato dall’uomo con la stampella, mentre gli altri due lo derubavano dei soldi, del cellulare e di una carta di credito. Poi minacciato con una pistola puntata alla tempia per avere i codici della carta.

Sul conto non c’erano soldi. I tre quindi hanno iniziato a violentare la vittima. Ripresosi dopo oltre un’ora, quando si è accorto che i suoi aguzzini si erano dileguati ha abbandonato il parco e raggiunto un esercizio commerciale, dove ha potuto contattare il compagno che lo ha raggiunto subito dopo. Insieme, hanno quindi raggiunto il commissariato Esquilino per denunciare alla Polizia quanto accaduto e permettere così agli agenti di avviare le indagini. Gli agenti sono risaliti ad un bar in zona San Lorenzo del quale la vittima aveva sentito parlare ai suoi aguzzini. All’interno dell’esercizio commerciale il trentenne ha riconosciuto un individuo aveva visto la sera precedente all’interno della stazione intento a parlare con uno dei suoi sequestratori.

Gli agenti sono quindi risaliti al cellulare e successivamente all’identità dell’uomo e tramite la banca dati della Polizia Scientifica ottenuto una foto del sudanese di 36 anni, che la vittima ha subito riconosciuto. Tramite il tracciamento dell’utenza cellulare, è stata individuata la presenza del ricercato nei pressi della stazione Termini e poco dopo gli agenti lo hanno fermato in via di Santa Bibbiana.

Indosso al sudanese è stato rinvenuto un coltello e due lame per taglierino. Inoltre gli uomini del commissariato Esquilino hanno accertato che il nordafricano, che si è appurato munirsi della stampella solo per fingersi inoffensivo e acquisire la fiducia delle sue vittime, si apprestava a lasciare la Capitale, tesi avvalorata dal ritrovamento delle borse di proprietà del sudanese trovate pronto accanto al suo letto. Accompagnato negli uffici del Commissariato, al termine delle indagini l’uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per sequestro di persona, rapina e violenza sessuale. Gli altri due complici sono attivamente ricercati.