Milano, accordo tra Comune e FAI per il rilancio dell’ex Albergo Diurno

Parte la seconda fase della riqualificazione di Piazza Oberdan. Dopo i lavori di risistemazione della piazza, partiti lo scorso dicembre, l’Amministrazione comunale ha siglato una convenzione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano per la valorizzazione dell’ex Albergo Diurno. L’accordo prevede la concessione dei locali al FAI che si impegna al recupero e al rilancio culturale del complesso abbandonato da quasi dieci anni. “Grazie all’accordo firmato oggi, sarà valorizzato un luogo dove un tempo si incrociavano le storie di tanti milanesi, di tanti viaggiatori. I Diurni sono stati dagli anni venti al Dopoguerra l’espressione di una Milano dinamica, attenta al bello, che credeva in se stessa. Oggi Milano è cresciuta, è cambiata, si è aperta al mondo. L’ex Albergo Diurno per Milano è stato un punto di riferimento per tanti ed è giusto che oggi Milano inizi il percorso per riaprirlo e far scoprire un nuovo gioiello che si aggiunge ai tanti presenti nella nostra città. Un luogo di storia, di arte, protagonista anche al cinema, che potrà essere nuovamente visitato. Ricordo che lo scorso anno, durante un’apertura straordinaria di due giorni in occasione delle giornate di primavera del Fai, il Diurno è stato visitato da oltre 6500 persone. Milano, dunque, si conferma una città avventurosa, in cui ogni angolo riserva bellissime sorprese. Il Fai, con la sua lunga esperienza di valorizzazione e recupero di luoghi magici, saprà valorizzare anche il Diurno, affinché le porte si possano riaprire nuovamente per mostrarlo a Milano e al mondo”, lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

“Con la sottoscrizione dell’accordo tra Comune e FAI ridiamo futuro e restituiamo alla città uno dei luoghi nascosti più belli e abbandonati della Milano Liberty che speriamo possa essere visitabile già durante Expo. L’impegno che assumiamo con il FAI è di restituire una vocazione di servizio all’ex Albergo, e contiamo sulla generosità dei milanesi nella raccolta dei fondi per il restauro. Siamo certi di avere un partner importante nel FAI, soggetto che offre grandi garanzie ai milanesi per la grande tradizione nel recupero dei luoghi storici e ambientali”, dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza. “Sono veramente soddisfatto che un luogo così straordinario possa avere un futuro. Quando nel 2014, grazie alla collaborazione del Comune, è stato aperto per le Giornate FAI di Primavera, abbiamo capito quanto i milanesi siano affascinati da questo capolavoro di Piero Portaluppi ai più sconosciuto. L’ex Albergo Diurno rivivrà e il progetto del FAI prevede che in parte recuperi la sua funzione originaria ma che diventi soprattutto un luogo di incontro, un luogo sotterraneo ma aperto alle espressioni artistiche più innovative. Un pezzo della Milano più nobile e nascosta sarà quindi recuperato e questo ci sembra un altro grande passo avanti per questa città che sta vivendo un nuovo fermento”, afferma il Vicepresidente Esecutivo del FAIMarco Magnifico. L’accordo prevede che il FAI realizzi la pulizia, il riordino e le opere di messe in sicurezza dei locali. In particolare per valorizzare l’ex Albergo, sono previste mostre ed eventi da organizzare anche di concerto con il Comune. Proseguono, inoltre, i lavori di superficie realizzati dal Comune, che prevedono il consolidamento della soletta, la sostituzione della pavimentazione, la riapertura dei lucernari. Il termine della convenzione è fissato per il 30 giugno del 2016, le parti si accorderanno poi su come prorogare l’accordo. L’Albergo Diurno è collocato sotto Piazza Oberdan, tra la fermata della metro 1 e lo Spazio Oberdan. Ha una superficie di 1.200 metri quadrati, e un‘altezza di circa 3 metri e 30. L’ingresso è sul lato sinistro della scalinata per accedere alla metropolitana. E’ composto da 6 bagni di lusso, 30 promiscui con vasche da bagno e docce. Nel salone, in una parte separata, sono presenti gli spazi in cui venivano offerti il servizio di manicure, pedicure e parrucchiere. Ci sono, inoltre, gli ambienti in cui si trovavano le stirerie e il servizio di pulitura della biancheria. Inaugurato nel 1925, l’Albergo Diurno ha rappresentato per decenni un passaggio obbligato per coloro che arrivavano a Milano e avevano necessità di un momento di relax. Non solo: anche molti milanesi, che non possedevano i bagni nella propria abitazione, frequentavano i locali. Nel dopoguerra il servizio dei bagni ha iniziato a perdere attrattiva sino a chiudere nel 1985; solo il parrucchiere resistette sino al 2006. Gli ex bagni, di proprietà del Comune di Milano fin dalla nascita, sono stati sempre affidati in concessione a consorzi privati fino alla loro chiusura definitiva.