Milano, l’integrazione sociale e culturale avviene anche attraverso la cucina degli altri paesi

Lo stufato irlandese, gli spinaci greci con il riso, il filetto di merluzzo con cicoria francese, le polpette di carne con purè ungherese, lo spezzatino di vitello alla zurighese. Sono alcuni dei piatti che oggi oltre 75 mila bambini milanesi hanno mangiato in mensa per celebrare Expo Milano 2015 e la Festa dell’Europa. Alla scuola primaria Rinnovata Pizzigoni hanno degustato alcuni di questi piatti anche l’assessore all’Educazione e istruzione Francesco Cappelli, alcuni funzionari della Commissione europea e i responsabili del Joint Research Centre di Ispra, grazie anche ai quali oggi Milano Ristorazione ha realizzato questa iniziativa nelle scuole milanesi. “I bambini oggi hanno potuto assaggiare i piatti di altri Paesi europei, che in molti casi, – ha spiegato l’assessore all’Educazione Francesco Cappelli – sono simili anche a quelli della cucina italiana, come, per esempio, il purè e lo spezzatino. Un’iniziativa che, non solo stimola il gusto e la curiosità alimentare dei bambini a cui viene servito un menù nuovo, ma che è anche un importante strumento di integrazione sociale e culturale”. Nelle mense sono stati serviti i piatti dei 28 paesi dell’Unione Europea più quelli di Norvegia e Svizzera, due Nazioni fortemente impegnate nel promuovere un’alimentazione sana e salutare. L’iniziativa è stata organizzata in occasione di Expo Milano 2015 e in concomitanza con la Festa dell’Europa, che viene celebrata per ricordare il discorso di Robert Schuman: il politico francese che, il 9 maggio 1950, presentò il piano di cooperazione economica che segnò il primo passo verso l’integrazione europea con l’obiettivo creare una futura unione federale, condizione fondamentale per il mantenimento della pace tra i Paesi.