Roma, Casa della Memoria intitolata al Comandante Max

Omaggio doveroso dell’amministrazione capitolina a Massimo Rendina – interprete e testimone della storia democratica e dei valori di libertà e giustizia della Resistenza – che della Casa della Memoria e della Storia è stato ispiratore e promotore.

La cerimonia di intitolazione al Comandante Max si tiene venerdi 8 con un articolato programma a cura di Biblioteche di Roma: Parole di Massimo Rendina interpretate da Tiziano Panici (attore, direttore Teatro Argot) (15’);

Intermezzi musicali (canti partigiani) eseguiti dal coro Sabatoincanto diretto da Patrizia Nasini (15’);

Proiezione del video A Massimo Rendina (15’) realizzato da Mediateca Roma;

segue poi un ricordo della figura del “Comandante Max” a cura dell’ANPI Provinciale di Roma, con interventi e racconti di quanti lo hanno conosciuto e hanno condiviso con lui un percorso di resistenza e impegno.

Durante la cerimonia si inaugura la targa:

A Massimo Rendina Interprete e testimone appassionato della storia democratica del nostro Paese e dei valori di libertà e giustizia della Resistenza, ispiratore e promotore instancabile della Casa della Memoria e della Storia. La Città di Roma e le Associazioni residenti lo ricordano 8 maggio 2015

Massimo Rendina, comandante partigiano, giornalista, uomo di cultura e intellettuale ha condiviso e promosso la straordinaria esperienza della creazione, nel 2006, e dello sviluppo della Casa della Memoria e della Storia di Roma. Un progetto importante e per certi versi unico che si è avvalso sempre della sua guida e dei suoi insegnamenti, della sua capacità di trasferire ai giovani con energia e passione l’esperienza della Resistenza insieme alla conoscenza e alla memoria storica.

Nato a Mestre (Venezia) il 4 gennaio 1920, Massimo Rendina è stato direttore del primo telegiornale della Rai, docente di storia della comunicazione e membro del Comitato scientifico dell’Istituto Luigi Sturzo per le ricerche storiche sulla Resistenza.

Nel 1995 ha pubblicato, per gli Editori Riuniti, il Dizionario della Resistenza italiana e Italia 1943-45. Guerra civile o Resistenza?, Newton Compton.

Rendina ha militato prima nella 19esima brigata Giambone Garibaldi, con funzione di capo di Stato Maggiore e successivamente nella 103esima brigata Nannetti della prima divisione Garibaldi, della quale è stato prima comandante e poi capo di Stato Maggiore. Ha preso parte alla liberazione di Torino ed è stato ferito in guerra. Lo zio di Massimo, Roberto Rendina, fu ucciso alle Fosse Ardeatine. Riconosciuto Partigiano combattente dal 1 novembre del ’43 alla fine della liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, dalle Biblioteche di Roma e dalle associazioni residenti della Casa della Memoria e della Storia.