Linea dura di Renzi caccia i ribelli dalla commissione Affari Costituzionali

Resa dei conti nel Partito democratico sull’Italicum. Dieci deputati della minoranza dem in commissione Affari Costituzionali saranno “tutti sostituiti” dall’ufficio di presidenza del gruppo. A darne notizia il bersaniano Andrea Giorgis. “Abbiamo comunicato che non intendiamo votare né i singoli articoli né il mandato al relatore. Ci è stato detto che saremo sostituiti”.

Matteo Renzi

“Un fatto grave”. E’ il commento di Stefano Fassina a margine di un incontro alla Camera. Si tratta “della conseguenza dell’indisponibilità da parte del presidente del Consiglio a riconoscere le correzioni necessarie affinché il pacchetto Italicum-revisione del Senato non porti a un presidenzialismo di fatto senza contrappesi e quindi a una pericolosa regressione della nostra democrazia”.

Secondo quanto riferito da diverse fonti della minoranza dem, i sostituiti dal Pd in Commissione Affari Costituzionali per le votazioni sulla legge elettorale potrebbero essere: Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo, Rosy Bindi, Andrea Giorgis, Enzo Lattuca, Alfredo D’Attorre, Barbara Pollastrini, Marilena Fabbri, Roberta Agostini, Marco Meloni. Resterà invece Giuseppe Lauricella, che si è discostato dalla minoranza dicendosi disponibile a votare il mandato al relatore.

“Alla riunione di gruppo ho preso una posizione diversa rispetto alla minoranza. Sono dell’idea che sulla legge elettorale dobbiamo andare avanti. Io non mi faccio sostituire in commissione”. Così il deputato Pd Giuseppe Lauricella spiega che seguirà la linea del gruppo. “Se poi si apre una possibilità di modifica del testo, presenterò gli emendamenti in Aula”, ha aggiunto.

Sono 135 gli emendamenti alla legge elettorale presentati in commissione Affari costituzionali alla Camera. Lo si apprende da fonti parlamentari, secondo le quali sarebbero 11 le proposte di modifica firmate dal Pd.