Matera 2019, progetto Cast per lo sviluppo dei territori

Sviluppare processi partecipativi attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, per la creazione di laboratori di urbanistica dal basso, in grado di coinvolgere i cittadini nella gestione degli spazi pubblici. E’ questo l’obiettivo del progetto Cast (Cittadinanza Attiva per lo sviluppo dei Territori), presentato ieri sera in Casa Cava a Matera e promosso dal Circolo La Scaletta di Matera e dalle associazioni Culture e Territori e Art Park di Potenza e Atelier Mob di Lisbona. Il progetto cofinanziato dalla Regione Basilicata, nell’ambito del programma Visioni Urbane prevede una serie d’incontri e seminari a Potenza e Matera sul tema della rigenerazione urbana e sulle politiche da adottare per creare una città creativa e innovativa, in vista di Matera Capitale europea della cultura 2019. Al primo incontro hanno partecipato Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Sistemi turistici e culturali Regione Basilicata, Angela Barbanente, vice presidente della Regione Puglia e assessore alla Qualità del Territorio, Francesco Palumbo, direttore di area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia e Nicola Cardinale, docente del Dicem (Dipartimento delle Culture Europee del Mediterraneo). Ha moderato il dibattito Antonio Nicoletti, direttore della Casa Cava, l’incontro è stato aperto da Ivan Focaccia, presidente del Circolo La Scaletta, che ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema degli scenari di sviluppo strategico del territorio materano. “Un tema – ha precisato Focaccia- che oggi assume un ruolo cruciale in vista del 2019, in quanto è necessario garantire una ricaduta stabile sul territorio”. Del progetto Cast e della sperimentazione della piattaforma virtuale degli Urban Center ha parlato Piergiuseppe Pontradolfi, presidente dell’associazione potentina “Culture e Territori”, spiegando il rilevante contributo che un progetto di urbanistica partecipata può dare alle città di Matera e Potenza. Partecipazione e comunicazione sono le parole chiave utilizzate dalla vicepresidente della Regione Puglia, Angela Barbanente per illustrare l’esperienza positiva della redazione del piano paesaggistico territoriale regionale. “Un piano territoriale – ha spiegato l’assessore alla Qualità del territorio – che è stato realizzato con il coinvolgimento dei cittadini e degli operatori economici, che hanno potuto sperimentare un approccio diverso, più attento alle loro esigenze”. Il tema della rigenerazione urbana, al centro dell’incontro, per la vicepresidente Barbanente può essere sintetizzato in quattro punti: partecipazione dei cittadini, integrazione tra pubblico e privato, inserimento delle proposte all’interno di un documento programmatico e infine sostenibilità ecologica, sociale ed economica. Francesco Palumbo, direttore di area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia ha posto l’attenzione sull’ integrazione tra pubblico e privato nella gestione dei sistemi ambientali e culturali. “Un approccio – ha spiegato Palumbo – che in Puglia ha condotto a delle buone pratiche, un’innovazione presente nella programmazione 2014-2020 che può permettere di garantire occupabilità, percorsi di sviluppo e inclusione sociale”. L’importante ruolo svolto in questi anni dalle Regioni nell’ambito del recupero e valorizzazione dei beni culturali e del turismo è stato sottolineato da Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Sistemi turistici e culturali Regione Basilicata, un ruolo- ha precisato la dirigente- riconosciuto anche dal ministro dei Beni e delle attività culturali Franceschini, che ha permesso di restituire a cittadini e turisti dei luoghi d’interesse culturale. In quest’ottica – ha ricordato Minardi – si inseriscono progetti come ad esempio Naturarte, promossi dall’Ente regionale lucano e l’apertura di musei e chiese. Per quanto riguarda l’investimento nell’industria culturale e creativa per la Fondazione Matera Basilicata 2019, la dirigente ha precisato che riguarderà anche il mondo dell’associazionismo, il recupero degli antichi mestieri e delle tradizioni.