A Catania, con “Pensaci, Giacomino!”, si chiude la stagione di prosa “Turi Ferro”

foto Pensaci GiacominoDal 17 al 19 aprile, il debutto in prima nazionale di “Pensaci, Giacomino!”, per la regia di Guglielmo Ferro, chiuderà il sipario sulla quinta stagione di prosa dedicata a “Turi Ferro”, organizzata dall’Associazione Culturale ABC.

Per l’ultimo appuntamento in calendario al Teatro ABC di Catania era stata annunciata un’altra prima: “Il Guardiano” di Harold Pinter, sempre per la regia di Ferro. Ma gli organizzatori hanno scelto di cambiare il titolo e di rinviare questo debutto.

“La motivazione – spiega Guglielmo Ferro – è semplice e tecnica; cominciando a lavorare sul testo originale in inglese e dovendo mettere su carta un copione con accentazioni siciliane per la compagnia di Enrico Guarneri, abbiamo deciso che era necessario più tempo. Anche per le questioni relative ai diritti d’autore. Ecco perché abbiamo scelto un nuovo debutto ed il testo di Pirandello. Per il momento – conclude il regista – il progetto artistico è soltanto rinviato. E ci auguriamo che il nostro pubblico sarà soddisfatto dal nuovo allestimento del testo di Luigi Pirandello”.

Protagonista di questo debutto che chiuderà la stagione “Turi Ferro” sarà Enrico Guarneri (professor Toti), affiancato da una compagnia di provata esperienza: Rosario Minardi (Padre Landolina), Nadia De Luca (Lillina, moglie del professor Toti), Vincenzo Volo (Cinquemani), Ileana Rigano (Rosaria, sorella di Giacomino), Mario Opinato (direttore del Ginnasio), Francesco Maria Attardi (Giacomino), Rossana Bonafede (Marianna, moglie di Cinquemani) e Gianmaria Aprile (Ninì). I costumi sono di Riccardo Cappello, le scene di Salvo Manciagli.

Pensaci, Giacomino!” rappresenta per me – scrive Guglielmo Ferro nelle sue note di regia – uno dei lavori in cui Pirandello riesce a dar corpo ad una critica profonda e lontana da tentazioni qualunquistiche di quelle convenzioni sociali, di quell’ipocrisia, di quelle maschere con le quali la gente comune traveste la propria assenza di principi etici. In fondo la figura di Toti, il suo andare contro le convenzioni, mantiene anche a livello contemporaneo il carattere di una ribellione effettiva, totalizzante, radicale proprio perché tocca le corde più intime dell’essere umano, del suo essere in primo luogo ‘animale sociale’, costretto nella maggior parte dei casi a vivere un’esistenza anestetizzata, spogliata da ogni sentimento, imprigionata in uno spazio claustrofobico di gesti ripetuti, dovuti, ma mai sentiti come veri. Ma Toti – aggiunge Ferro nelle sue note – non appare come un vinto né come una figura triste o malinconica; anzi è l’unico che esce vincitore in una guerra dalla quale tutti escono sconfitti. Il più intelligente, in fondo, quello che sente di poter scegliere, di essere padrone della propria vita, delle proprie certezze, dei propri errori, pronto a pagare tutto sulla pelle con coraggio”.

Per Enrico Guarneri, affiancato in scena da otto attori, questo progetto artistico rappresenta una nuova sfida. “Chiudo una stagione felice, con grandi presenze di pubblico al Teatro ABC – commenta Enrico Guarneri – con un testo di Pirandello per me nuovo. Non è la prima volta che mi confronto con il ‘genio’ di Girgenti, ma ogni volta lo faccio con timore e con grande, grande rispetto. Affiancato, anche questa volta, da una compagnia provata,  con cui opero da anni”.

Previste al Teatro ABC di Catania anche due recite pomeridiane; sabato 18 aprile (alle ore 17,30) e domenica 19 aprile (alle ore 18). Per informazioni e biglietti, 095.538188.