Mare toscano più sicuro grazie al protocollo con la Marina militare

E’ stato sottoscritto dal presidente Enrico Rossi e dal capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe de Giorgi, il protocollo d’intesa per un mare più sicuro.

Accrescere la sicurezza in mare, controllare e proteggere l’ambiente marino, tutelare la biodiversità, limitare l’erosione costiera, sviluppare le infrastrutture e le potenzialità dei porti, accrescere la sicurezza della navigazione e quella dei marittimi: sono questi alcuni degli obiettivi che si propone di raggiungere l’intesa.

La Marina Militare fornirà il suo aiuto alla Protezione civile regionale anche in caso di calamità. “La firma di questo importante accordo – commenta il presidente della Regione, Enrico Rossi – testimonia l’interesse della Regione a collaborare con la Marina Militare per favorire lo sviluppo del suo litorale costiero a partire dai suoi porti, la salvaguardia dell’ambiente e della costa, la crescita della sicurezza per i lavoratori del settore, fino al potenziamento della capacità di monitorare le condizioni meteomarine migliorando la sicurezza della navigazione e dei trasporti. In questo sarà fondamentale il contributo della Marina militare, che ringrazio per l’espressa volontà di rafforzare una collaborazione già positivamente avviata, e credo che l’Accademia navale di Livorno rappresenterà un sicuro punto di riferimento in tal senso”.

Il protocollo si propone di sviluppare sistemi ed infrastrutture portuali per ridurre le emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, di biocarburanti e di gas naturale liquefatto, così come lo scambio di informazioni per dare impulso al settore dello smantellamento e del restauro delle navi.

Questo specifico punto prevede inoltre lo scambio di informazioni e consulenze per una migliore attuazione dell’accordo di programma per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino.

La Marina Militare esprime le proprie capacità ed impiega i propri uomini e mezzi su una gamma di attività ed operazioni che spaziano dal sociale, all’umanitario, all’ambientale, allo scientifico ed in tutti i settori d’interesse della collettività che unitamente alla funzione prettamente militare delineano le capacità dual–use in senso più ampio.