Milano, la creatività trova casa presentato il progetto di riqualificazione dell’ex Stecca

“Dopo il Museo delle Culture, nasce all’ex Ansaldo, uno spazio destinato alla creatività, aperto e capace di generare cultura. In questo modo la nostra città si allinea alle maggiori città europee. Da maggio partiranno i lavori di ristrutturazione della Stecca che interessano circa 6 mila metri quadri, distribuiti su due livelli nel corpo centrale dello storico stabilimento. Un progetto gestito da un gruppo di associazioni che hanno vinto un bando pubblico e che rispetta la natura ex industriale della zona Tortona, ma anche la sua attuale vocazione innovativa. La Stecca rimarrà comunque sede di molte iniziative anche nel corso dei lavori”.

Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ha partecipato alla presentazione dei lavori di ristrutturazione degli spazi della Stecca dell’ex Ansaldo in via Tortona.

“Sono molte le attività che il Comune ha messo in campo per aiutare a sviluppare le giovani imprese e continueremo su questa strada. Milano non smette di crescere, e di credere in se stessa come centro culturale e creativo per il Paese. Oggi nasce un luogo in più per dimostrarlo, un luogo con una vocazione internazionale dove idee e progetti innovativi potranno svilupparsi e diventare patrimonio di tutti”, conclude il Sindaco Pisapia.

Partiranno a maggio i lavori di ristrutturazione e riqualificazione per consegnare alla città uno spazio totalmente dedicato alla creatività e all’innovazione. Il nuovo progetto per la valorizzazione degli oltre 6mila metri quadri dell’Ex Stecca nel cuore di zona Tortona è stato presentato dall’assessore alla Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca Cristina Tajani insieme con Matteo Bartolomeo, socio fondatore di Avanzi e Make a Cube; Daniela Cattaneo, fondatrice di h+; Nicolò Bini di Esterni e Valentina La Terza, di ARCI Milano.

“Innovazione, inclusione e socialità trovano casa nello spazio Ex-Ansaldo. Si tratta di un progetto ambizioso, di respiro internazionale, destinato a consegnare alla città un luogo totalmente dedicato alla creatività e alle sue molteplici declinazioni, da quella strettamente imprenditoriale a quella più ricreativa”. Così l’assessore alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Moda e Design Cristina Tajani che ha aggiunto: ”Quello che vogliamo offrire ai giovani ‘creativi’ e ai cittadini in generale è un luogo fisico e soprattutto uno spazio di relazioni in cui confrontarsi e dialogare perché da questa commistione possano nascere i prodotti, i servizi e le opportunità di domani capaci di generare cultura, occupazione e sviluppo per la città”.

Il progetto architettonico e creativo ideato da Arci Milano, Avanzi, esterni, h+, Make a Cube3 con la collaborazione del Comune di Milano si sviluppa intorno al concetto di trasformazione culturale e produttiva attenta a recepire i nuovi linguaggi della contemporaneità in costante divenire mettendo la cultura al centro di ogni processo decisionale come chiave per comprendere e interpretare il mondo e le sue evoluzioni.

L’Ex-Ansaldo sarà una moderna “fabbrica” di produzione culturale dove incubazione, produzione e fruizione coesistono in un unico spazio per la formazione, la creatività, gli eventi, l’impresa, la ristorazione e il tempo libero. Al suo interno si producono idee e imprese, si copre tutto il ciclo dei prodotti, per far sì che ricerca e sperimentazione possano diventare motore di crescita sociale e culturale. Un acceleratore nella creazione di brand culturali e di imprese della creatività del tessuto cittadino per sviluppare economia virtuosa e rigenerativa. Un luogo aperto a tutta la città ma dal respiro internazionale dove far crescere le proprie idee e i propri progetti in una dimensione collettiva.

Il progetto di riqualificazione e ristrutturazione firmato da onsitestudio prevede grandi spazi di incontro, di studio, di riflessione e di lavoro – luminosi, fluidi, aperti anche di notte – con laboratori e negozi, sale prova e palchi, serre e cucine. Tutti collegati e in dialogo tra loro dove giovani e meno giovani possano incontrarsi, comunicare, creare o semplicemente riposarsi. Spazi per lavorare in piccoli o grandi gruppi in quello che sarà incubatore e laboratorio, banco di prova e acceleratore per imprese e associazioni, per investitori di venture capital ed early adopter, per progettisti e ricercatori.

Le due grandi sale al pianterreno ospiteranno un bar-gastronomia sempre aperto, un bookshop, un cinema-teatro, diversi palchi a disposizione per presentazioni e spettacoli live con un fitto calendario di eventi. Salendo al primo piano, invece, sarà possibile immergersi in un mondo fluido e in continua evoluzione, composto da diversi spazi sempre in sinergia tra loro: il co-working sarà a stretto contatto con i laboratori, favorendo una contaminazione reciproca e originale. L’ostello sarà una residenza per ospiti e artisti di passaggio, un po’ come una seconda casa, un recapito provvisorio ma personale; il ristorante, un mix tra laboratorio e azienda agricola, valorizzerà la produzione e la trasformazione delle materie prime.

Il progetto architettonico e culturale proposto si concentra sulla relazione tra le grandi aree ex-industriali, finora vuote e in attesa di destinazione, e una serie di piccoli e grandi volumi che contengono i servizi, accuratamente disposti, volti a creare una sorta di microcittà fatta di slarghi, strade, grandi e piccole piazze popolate di giorno e di notte.