Milano, da Comune e Fondazione Welfare cure dentarie, visite oncologiche e assistenza domiciliare per persone in difficoltà

Garantire cure odontoiatriche per i bambini, prevenzione oncologica per le donne e servizi di assistenza domiciliare per chi non ne ha: sono gli obiettivi del nuovo progetto “mutualità territoriale dedicata” rivolto alle persone in difficoltà, ideato da Fondazione Welfare Ambrosiano. L’iniziativa è stata presentata dall’assessore alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani con i soci fondatori della Fondazione (Comune di Milano, Città Metropolitana, Cgil, Cisl, Uil e Camera di Commercio) e i partner del progetto: Mutua Cesare Pozzo, Fondazione Atm, Istituto medico Kiba, Lega Italiana Lotta contro i Tumori Sezione Provinciale di Milano e Fondazione Bracco.

“Questa iniziativa amplia lo spettro di azioni messe in campo della Fondazione Welfare Ambrosiano – spiega l’assessore alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani – a sostegno di soggetti deboli, come famiglie, donne e anziani, che spesso rinunciano o trascurano le cure mediche per problemi di carattere economico. Questo progetto si pone in continuità con la grande tradizione mutualistica della città, con una proposta adeguata al mutato contesto economico e sociale”.

“Prevenzione, visite e servizi di qualità sono la priorità per garantire un’adeguata cura e assistenza soprattutto ai pazienti più piccoli – ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute -. I diritti e l’attenzione verso i bambini sono al centro della nostra idea di cura della persona. Proprio la partecipazione diffusa del territorio è ciò che rende possibile e capillare l’azione di sensibilizzazione e informazione, consentendoci di mettere in campo interventi che promuovono il diritto alla salute e rendono concreta ed efficace la rete per la cura della persona, portandola sempre più vicina ai cittadini”.

Il progetto “mutualità territoriale dedicata” prevede tre forme di assistenza, cui aderire separatamente. La prima è un’azione di prevenzione odontoiatrica per i minori (6-11 anni) con visite odontoiatriche per un percorso di screening e di educazione per una corretta igiene dentale; oltre all’istituzione di un fondo odontoiatrico per offrire visite specialistiche, nonché prezzi agevolati in caso di interventi ortodontici. La seconda è rivolta alla prevenzione oncologica per le donne, oltre alla creazione di un pacchetto base per rimborsi di prestazioni mediche generiche espressamente dedicato a uomini e donne sino a 75 anni. La terza riguarda l’attività d’assistenza domiciliare per gli anziani dopo un ricovero ospedaliero, un infortunio o per temporanea non autosufficienza. Le quote associative annuali sono state concordate da FWA con i partner aderenti all’iniziativa per garantire prezzi agevolati: 60 euro per le prime due forme di assistenza e 74 euro per l’assistenza domiciliare. Previste anche prestazioni senza alcun costo aggiuntivo come tre viste di diagnosi oncologica precoce per le donne dai 25 anni in su; visite odontoiatriche ed eventuale intervento dentistico per i minori; per altre prestazioni sono previsti rimborsi fino all’80% o al 100% a seconda della condizioni economiche del richiedente.

Secondo i dati forniti dal rapporto Censis 2013 “Il ruolo della sanità integrativa nel servizio sanitario nazionale”, si stima che in Italia “la sanità integrativa” coinvolga circa 6 milioni di iscritti a Fondi e oltre 11 milioni di assistiti. Ad oggi sono circa 300 i Fondi iscritti all’Anagrafe dei Fondi presso il Ministero della Salute. Tuttavia a livello generale si segnala un problema di conoscenza dell’argomento: circa 7 Italiani su 10 non sanno nemmeno cosa sia la sanità integrativa.

In particolare, secondo i dati forniti dall’indagine Unisalute del febbraio 2015, ogni cittadino lombardo spende di tasca propria in sanità 605 euro l’anno, su 2.392 euro di spesa sanitaria totale pro capite, e gli effetti della crisi economica si fanno sentire anche sulla salute. A Milano negli ultimi anni si registrano sempre meno visite, con tagli a tutte quelle non strettamente indispensabili: in particolare, risulta che un milanese su quattro nell’ultimo anno abbia rinunciato alle cure dentistiche.

Al progetto di “mutualità territoriale dedicata” di Fondazione Welfare Ambrosiano possono aderire tutti i residenti sul territorio comunale e chi svolge attività lavorativa a Milano, mentre i residenti nell’area metropolitana e che non lavorano in città possono accedere solo ai servizi di assistenza domiciliare.