Genova, Città metropolitana le linee di mandato di Marco Doria

Marco Doria sindacoMantenere “lo spirito costituente a ogni passo in questa fase di partenza della Città metropolitana” per affrontare “le grandi potenzialità, ma anche le difficoltà” è la premessa con cui Marco Doria ha aperto la presentazione al Consiglio metropolitano delle sue linee programmatiche di mandato dove “grandi linee strategiche d’azione” si compenetrano con “il presidio di problemi molto concreti”. Perché il nuovo ente si deve dedicare a “compiti propri della vecchia Provincia, presidiando il territorio e le strade, come stiamo facendo, e dove ci sono criticità permanenti provando ad affrontarle”, ma anche “alla partita molto grossa delle nuove funzioni” e il sindaco metropolitano indica tra gli aspetti fondamentali “la pianificazione strategica e quella territoriale, lo sviluppo economico e sociale e i rapporti con i Comuni”. La Città metropolitana ha individuato e sta avviando “le linee guida per il suo piano territoriale generale” che dalla tutela del suolo all’organizzazione dei servizi a rete interpreta anche il territorio “come porta del Mediterraneo e dell’Europa connessa ad altre aree”. Nella pianificazione saranno temi centrali il rapporto tra costa ed entroterra “e l’attenzione alle aree omogenee e alle specificità territoriali”. La promozione dello sviluppo per Marco Doria “ha molto a che fare anche con i rapporti che saremo capaci di agire e consolidare con i Comuni che vanno aiutati e la Città metropolitana con le proprie competenze e professionalità può fare molto.” Anche in campo urbanistico dove il sindaco mette a disposizione tecnici e uffici metropolitani per elaborare nei Puc dei Comuni del territorio la definizione e le norme sul RIR (Rischio di incidente rilevante) già inserite nel Puc di Genova “ed è importante che l’adottino anche gli altri Comuni”. Sulla nascita della Città metropolitana hanno avuto impatto anche “i forti tagli ai trasferimenti, peraltro non ancora definiti con esattezza perché è in corso una complicata discussione fra Città metropolitane e Governo per stabilire quale quota del taglio previsto toccherà alle Province e quale alle Città metropolitane”. Queste ultime “appena costituite con funzioni importanti e destinate a durare, non possono essere equiparate nel trattamento alle Province, oggetto di un dibattito che prevede il loro superamento.” Perciò il taglio “dovrà essere ponderato e attento a questo scenario”, ma Marco Doria aggiunge “non sarà comunque un taglio leggero.” La Città metropolitana deve anche “contrarre il costo del personale del 30%” e il Sindaco dice “siamo in grado di farlo in buona misura attraverso i comandi attuati con l’Agenzia delle Dogane e la gestione dei trasferimenti alla Regione dei dipendenti che svolgono le quattro funzioni (formazione, difesa del suolo, turismo, caccia e pesca) di cui la Regione si riappropria, con la legge approvata ieri”. Incertezze sui numeri “non dovrebbero più essercene” con i passaggi dal 1° luglio “probabilmente depurati della quota di dipendenti che fra 2015 e 2016 maturino i requisiti per la pensione, ordinari o con le norme pre Fornero. ”Sulle linee di mandato metropolitano (fino al 2017, perché è legato al ciclo amministrativo del sindaco del capoluogo) Marco Doria ha chiesto contributi “di riflessioni e proposte, anche scritte” dai consiglieri metropolitani prima di formalizzarle. Nino Oliveri ha annunciato approfondimenti e a Cristina Lodi che chiedeva “un passaggio di condivisione politica anche nelle commissioni, da costituire come spazi di coordinamento e consultazione attraverso il regolamento consiliare” Marco Doria ha risposto “la proposta per questo regolamento sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio metropolitano”.