Genova, il nuovo Piano regolatore portuale prevede opere per 2 miliardi

Luigi MerloE’ stato illustrato dal presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo, il nuovo Piano regolatore portuale. Previste opere complessive per 2 miliardi di euro ed il riassetto del water front secondo le linee tracciate da Renzo Piano. Spostamento di 500 metri della diga foranea con un secondo ingresso a ponente per le navi di grande dimensione, prolungamento del Canale di Calma a Prà e alcune alternative per i depositi chimici. Tra i nodi ancora da sciogliere: mobilità portuale e un piano contro gli incidenti rilevanti.

Negli ultimi 15 anni nessun altro comparto di trasporto merci e passeggeri è mutato come quello marittimo. A precisarlo il presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, che a Palazzo Tursi, nell’ambito della commissione Territorio, ha presentato il nuovo Piano regolatore portuale. Da portacontainer di poco più di 4.000 teu (container da 20 piedi), si è passati a giganti del mare da 14.000 teu. Le navi da crociera, negli stessi anni, si sono trasformate in città galleggianti.

“Dopo la crisi del 2007 – ha spiegato Merlo – le compagnie hanno puntato sul gigantismo navale, per far fronte al costo dei carburanti e all’aumento geometrico delle esportazioni dal Sud est asiatico.  Le grandi compagnie marittime mondiali si sono alleate, concentrando rotte e merci sulle stesse navi”.

Genova consiglio comunaleSono pochi i porti in grado di accogliere navi di grande dimensione. Oltre a Genova, Spezia, Livorno, Gioia Tauro e Trieste. Una limitazione che ha favorito lo scalo della Lanterna che, negli ultimi anni, ha aumentato notevolmente i propri traffici, confermati nell’ultimo trimestre, passando da 1.800.000 a 2.200.000 Teu. Segno più anche sul fronte delle crociere con un milione di passeggeri.

Un’altra caratteristica del nuovo Piano regolatore portuale è la flessibilità. Dopo il comitato portuale il progetto verrà illustrato in Consiglio regionale, dove verrà sottoposto a Vas (valutazione di sostenibilità ambientale). In ultimo, ha concluso Merlo, il porto di Genova deve competere, dare risposte a traffici e industria, senza perdere di vista le esigenze della città, con soluzioni per il terminal Vte di Voltri, la protezione a mare di Pegli, Prà e Voltri, l’area industriale, il progetto per la realizzazione del “Blue Print”, cioè il riassetto del water front ideato da Renzo Piano, con nuovi spazi per i cantieri di riparazioni navali e costruzione di una nuova torre piloti.

“Un Piano regolatore portuale – ha concluso Merlo – che guarda ad un periodo pluridecennale, con investimenti che vanno pensati in un arco trentennale. Abbiamo lavorato sulla sicurezza e sulla sostenibilità. La questione che è rimasta maggiormente da definire è il polo petrolifero, su cui abbiamo però prospettato diverse soluzioni”.

Una di queste prevede lo spostamento dei depositi chimici di Multedo a Sampierdarena. Contro questa ipotesi si è schierato il Municipio Centro ovest – erano presenti anche i municipi Ponente e Medio Ponente – che la ritiene una scelta anacronistica, contraria ai principi di una economia moderna. Sulla tribuna centrale erano presenti alcuni abitanti di Sampierdarena contrari all’ipotesi.

Una criticità sulla quale si è soffermato il vice sindaco, Stefano Bernini “non è ancora stato presentato l’equivalente del nostro RIR, cioè il documento contro il rischio di incidente rilevante. Nel Piano urbanistico comunale, invece, abbiamo imposto alcuni comportamenti restrittivi, anche al di là di quanto prevede la legge. Nei prossimi mesi ci dovremo dedicare ad analizzare in modo approfondito gli scenari possibili e i livelli di rischio”.

Un altro tema affrontato dal vice sindaco è la mancanza all’interno del Piano regolatore portuale di un capitolo sulla mobilità portuale, vale a dire il transito delle merci su ferro e gomma, che metta in relazione il traffico cittadino con quello portuale e che comprenda la realizzazione di un autoporto per i tir. L’ultimo sassolino che Bernini si toglie dalle scarpe riguarda il Levante: “Sulla Fiera e l’ area delle riparazioni navali, la scelta dell’Autorità portuale, su come rendere compatibili industria, turismo e accessibilità, ripropone le stesse criticità individuate dagli operatori e dai nostri uffici”.

La commissione, presieduta dal consigliere Salvatore Caratozzolo, viene aggiornata al 10 aprile per gli interventi dei consiglieri.