Pisa, un pezzetto di gomma nella minestra della maestra alle elementari Battisti

gomma alla battistiUn pezzetto di plastica è stato ritrovato nel piatto di minestra di una insegnante della scuola Elementare Battisti (via Corridoni). Il caso è stato segnalato direttamente dal centro cottura Elior di Ospedaletto.

Il pezzetto di gomma (foto di sommario) è stato, come sempre, raccolto e inviato alla Asl per le analisi. A prima vista sembrerebbe un pezzetto di guarnizione di gomma che potrebbe provenire dal contenitore di trasporto della minestra. L’ipotesi andrà verificata in modo da procedere coerentemente con le opportune azioni. In ogni caso, l’Amministrazione ha da subito fatto quanto necessario per disporre un ulteriore rafforzamento dei sistemi controllo, che seguono comunque dettami e standard già qualitativamente alti, e innanzitutto i sistemi di autocontrollo della Ditta e di formazione del personale.

La refezione scolastica di Pisa rimane un luogo molto controllato, dal Comune e da soggetti esterni (ASL5, NAS, Genitori e insegnanti della Commissione Mensa) e la stessa attenzione che viene messa dagli utenti è il segno del livello di partecipazione. I controlli effettuati nei refettori dal personale del Comune di Pisa nei 103 giorni di scuola finora svoltisi (da settembre 2014 a Febbraio 2015) sono stati 139. Di questi 22 si sono svolti alla presenza dei referenti della Commissione Mensa. Ai controlli interni si aggiungono poi i controlli autonomi di Asl e Nas.

Ricordiamo che il servizio mensa riguarda 45 refettori scolastici e che dal 2008 ( anno in cui la Elior si è aggiudicata il servizio) sono stati erogati poco più di 3 milioni e mezzo di pasti. Gli episodi rilevati in questi 8 anni (dal 2008 ad oggi) sono in tutto 10 (compreso quello verificatosi ieri). Per ogni episodio sono state attivate le procedure di controllo previste.

L’Amministrazione in considerazione della tipologia dei ritrovamenti e della frequenza (concentrata in alcuni casi in un periodo ristretto di tempo) sta valutando un esposto alla Procura della Repubblica.