Commissario Cdb Bradano e Metaponto su tariffe irrigue

Il Commissario del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, Giuseppe Musacchio, in una nota precisa che con la delibera n. 85 “rea, a dire dei detrattori, di aver aumentato le tariffe irrigue e di aver impedito le prenotazioni con pagamento anticipato”, si è voluto, invece, “estendere il periodo di irrigazione a tutto l’anno solare mentre fino all’anno scorso l’irrigazione e,quindi, la somministrazione dell’acqua avveniva soltanto nel periodo aprile-ottobre”. Inoltre la delibera ha anche lo scopo di “combattere la morosità e la pratica elusiva dei finti contratti di affitto con pagamento anticipato dell’irrigazione pur in presenza di morosità spesso ingente dei proprietari”. “Quanto al primo obbiettivo per le aree servite mediante contatori – aggiunge Musacchio – il produttore pagando a consumi potrà liberamente irrigare durante tutto l’anno agli stessi costi e senza la necessità di dover annualmente rinnovare la prenotazione con inutili e farraginose procedure di conguaglio (sul punto si può tranquillamente affermare che abbiamo sburocratizzato le procedure ed i pagamenti). Per quanto riguarda, invece, le aree irrigate con tariffe ad ettaro-cultura, nelle quali fino all’anno scorso si erogava acqua nello stesso periodo aprile-ottobre, si è data la possibilità a chi ne ha necessità di irrigare anche negli altri cinque mesi (novembre-marzo) pagando una tariffa ridotta di 60 euro ad ettaro per l’intero periodo o se l’esigenza temporale e’ inferiore, 30 euro per il periodo novembre-gennaio e 30 euro per il periodo febbraio-marzo. Quindi nessun aumento, bensì maggiori servizi ed in questi termini è stata correttamente interpretata la delibera dalle Organizzazioni Professionali. Viene, invece, il sospetto, abbastanza fondato, che quello che viene strillato come aumento altro non è che il porre fine ad irrigazioni “abusive” nel periodo novembre-marzo a stagione irrigua “chiusa”! Ed è chiaro che a coloro che prima nel periodo invernale irrigavano “gratis” ed “a spese di tutti i consorziati”, adesso va di traverso la delibera in commento che, invece, li costringe a pagare. Per quanto riguarda, invece, l’impossibilità di irrigare in presenza di morosità, posto che era quantomeno doveroso per rispetto della stragrande maggioranza dei consorziati in regola con i pagamenti, porre in essere tutto quanto in potere per recuperare la morosità e far uscire il Consorzio dall’asfissia finanziaria cui è costretto da anni, è appena il caso di evidenziare che per effettuare la prenotazione e’ sufficiente accedere alla rateizzazione che può essere anche decennale! Si ribadisce, quindi, nessun aumento e nessuna preclusione all’irrigazione”.