Roma, nasce La pista di Pietro

Può una pista da corsa e da atletica avere un’anima? Un’anima intimamente legata ai gesti che vi si compiono sopra, al sudore e alla fatica dello sportivo che su quella pista corre e salta? La domanda non è oziosa, pensando alla “pista di Pietro”. Anzi alle “piste di Pietro”. Che ancora non ci sono: ci saranno non appena sarà stata raccolta un’adeguata quantità di vecchie scarpe da ginnastica.

E’ bene spiegarsi. Il progetto delle “piste di Pietro”, voluto da Roma Capitale (Assessorato allo Sport) con Acea e con GoGreen onlus, si propone di realizzare nuove piste per la corsa e l’atletica utilizzando come materiale da costruzione la gomma delle scarpe da ginnastica esauste, le sneakers dismesse, opportunamente ridotte a impasto. Se ne ottiene un’ottima pavimentazione, elastica e anti-caduta. E non solo piste si faranno in questo modo, anche le superfici per le aree giochi nei parchi.

Pietro, neanche a dirlo, è il grande Pietro Mennea, insuperata gloria del podismo italiano e romano. A lui è dedicato il progetto e la moglie – Manuela Olivieri Mennea – ha donato per questo le scarpe da corsa del marito. E così ogni “pista di Pietro”, ogni area giochi che si farà, avrà nel cuore della materia un frammento delle scarpe di chi detenne il primato mondiale dei 200 piani per diciassette anni di fila: piste con l’anima, appunto.

Delle “piste di Pietro” hanno parlato l’assessore Paolo Masini (Sport, Scuola), la presidente di Acea Catia Tomasetti e Nicolas Meletiou, presidente di GoGreen. Si comincerà con l’istituire in cento scuole romane la raccolta permanente delle scarpe sportive, diffondendo tra l’altro la cultura del riciclo tra gli studenti e abbattendo l’impatto ambientale dei materiali che altrimenti finirebbero nei cassonetti. I raccoglitori arriveranno nelle scuole da aprile.

La gomma così ottenuta sarà dal Campidoglio messa a disposizione per realizzare piste e aree giochi a cura di enti, associazioni e cittadini. Intanto chi vuole – in particolare gruppi sportivi, impianti, scuole – può partecipare alla raccolta, magari per poi realizzare con la gomma delle scarpe una propria pista o una propria area giochi; o per ristrutturare superfici esistenti. Basta scrivere a [email protected] o a [email protected]. E c’è già chi annuncia il proprio contributo alla costruzione delle nuove piste “con l’anima”: Credito Sportivo, Coni Lazio, Federbalneari, Maratona di Roma.

Il progetto “rafforza il legame virtuoso tra sport e buone pratiche ambientali come il riciclo e il riuso”, ha detto l’assessore Masini. “I ragazzi delle nostre scuole potranno contribuire alla realizzazione di nuove strutture con un gesto intelligente e orientato alla sostenibilità ambientale. E le scarpe di uno dei più grandi campioni saranno il vero ‘lievito madre’, presente nelle fibre della materia che comporrà tutte le superfici che insieme realizzeremo”.

E la prossima estate, con le scuole chiuse, i box per la raccolta si trasferiranno negli stabilimenti balneari del litorale: ci si potranno lasciare, oltre alle vecchie scarpe da ginnastica, anche le infradito da spiaggia.