Maltempo, subito in campo per aiutare le imprese. Regione con Bei pronta a garantire prestiti agevolati

Il giorno dopo l”uragano’, la Regione già prova a tendere una mano intanto alle aziende che hanno subito i danni più grossi.

La Toscana ha dichiarato subito lo Stato di emergenza, che permette ai sindaci di procedere ai lavori di somma urgenza con iter abbreviati e raccogliere la stima dei danni. Le risorse le stanzia però lo Stato. E può non avvenire subito.

La Regione anticipa però i tempi e già stamani ha raccolto la disponibilità della Bei, la Banca europea per gli investimenti, pronta ad assicurare alle banche uno stock di finanziamenti a tassi bassi.

L’idea è quella di un’intesa con una serie di istituti per ridurre ulteriormente gli interessi e garantire agli imprenditori prestiti quasi a tasso zero. “La Regione ci metterà un po’ di risorse – dice Rossi –. Stiamo studiando come fare”. Mancano i dettagli, ma è già un impegno. “Ho parlato personalmente con Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei” racconta. “Stiamo anche pensando – aggiunge – al possibile utilizzo di parte dei fondi europei per l’agricoltura”.

Poi nella conferenza con i giornalisti del pomeriggio, convocati per fare il punto sulla tempesta che si è abbattuta ieri sulla Toscana, il discorso si allarga al clima che cambia e forse per colpa dell’uomo, al “protocollo di Kyoto – dice Rossi – che a mio parere andrebbe applicato ma in Italia ci s’occupa poco di questi temi”, alle previsioni e i codici e linguaggio usato per le allerte, da addetti ai lavori, “che a volte può trarre in inganno la gente comune”. “Andrebbe trovato un linguaggio comprensibile al cittadino – sottolinea il presidente – oppure fare due allerte e raccomandazioni: una per i tecnici e gli addetti ai lavori e l’altra per la gente con un elenco di consigli pratici”. “Io – dice – potrei occuparmi della seconda”. L’altra compete invece al Lamma, il consorzio Regione- Cnr che fa le previsioni, agli ingegneri regionali del Centro funzionale di Pisa che traducono le previsioni meteo in possibili rischi attesi, e alla Protezione civile che informa i sindaci sul territorio.