La Regione Basilicata capofila di Aqua 2015

Esperti, futurologi e visionari temono che le guerre del ventunesimo secolo scoppieranno a causa dell’acqua, un bene che va esaurendosi e su cui potrebbero innescarsi conflitti epocali. Pur non volendo essere così catastrofisti, una cosa è certa: l’acqua è una risorsa primaria non rinnovabile, preziosa e irrinunciabile per il nostro ecosistema, per cui occorre una netta sterzata dal punto di vista culturale. E’ noto, infatti, che abitudini e stili di vita ne possono condizionare, nel bene e nel male, l’utilizzo, e dunque occorre essere educati al risparmio, al riciclo, alla gestione efficiente ed efficace di una risorsa che genera vita, di una forza motrice che genera economia. Nella consapevolezza di dover diffondere al mondo questo messaggio, la Regione Basilicata si è fatta promotrice e capofila di “Aqua2015”, un progetto tematico in cui sono coinvolte altre sette regioni o province autonome (Molise, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna, Lazio, le Province Autonome di Trento e Bolzano). Si tratta di un’iniziativa collegata ad Expo 2015, che ha come titolo “Acqua come fonte di vita, nutrimento, alimentazione” e che intende guardare al futuro attraverso strumenti innovativi, tecnologie agevolatrici, nuova consapevolezza su tutti i temi che riguardano l’acqua generando una diversa filosofia di vita, ecologica e sostenibile; un segno di rinnovamento che ha la sua origine nel reticolo di corsi d’acqua naturali e artificiali, e nel ruolo che l’acqua ricopre all’interno della dieta mediterranea. «Il nostro essere capofila – dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – è emblematico rispetto all’importanza strategica che attribuiamo all’acqua, intesa come risorsa economica ma anche come elemento territoriale caratterizzante, fattore di coesione sociale, simbolo di tradizione, patrimonio materiale e immateriale su cui costruire il nostro futuro». Tre le tappe fondamentali del progetto: il 22 marzo 2015, in tutte le regioni coinvolte, in contemporanea, verranno realizzati eventi a tema: visite guidate a fonti, sorgenti, fiumi, shooting fotografici, flashmob, dimostrazioni e divulgazioni scientifiche e tanto altro, garantendo un coinvolgimento ampio e diffuso della popolazione. Il 9 maggio a Milano, si terrà un evento ludico divulgativo; un viaggio emozionale attraverso le peculiarità delle regioni partecipanti, che fra le altre cose rappresenteranno le esperienze più interessanti emerse in ciascun territorio il 22 marzo. A ottobre, infine, a Matera (capitale europea della cultura 2019, che proprio nella gestione millenaria della risorsa acqua ha trovato uno dei tematismi che le ha consentito di vincere il titolo) si svolgerà un evento di caratura internazionale e ad elevato peso scientifico, con riferimento all’intero Bacino del Mediterraneo. Ma il progetto non finirà lì: anzi, probabilmente i sei mesi dell’esposizione universale saranno solo l’innesco di una progettualità che potrà vedere ancora insieme i partner su un tema destinato a trovare una sua dimensione permanente, un vero e proprio stato esistenziale su cui riflettere, osservare e agire.