Venezia, Salvini incassa il si di Berlusconi a Zaia. Tosi verso l’addio

Da parte di Forza Italia il senatore Altero Matteoli ha chiarito che gli azzurri “sosterranno Zaia anche con Tosi in campo”. L’accordo con Silvio Berlusconi è praticamente cosa fatta. Forza Italia sarà in campo con Matteo Salvini per la rielezione di Luca Zaia.

Ma da via Bellerio l’attenzione è massima sulle mosse di Flavio Tosi, segretario della Liga veneta. Roberto Calderoli ha inviato una lettera a tutte le segreterie regionali e provinciali. Si ribadisce l’incompatibilità di appartenenza tra il Movimento e la Fondazione “Ricostruiamo il Paese”. Dal canto suo il sindaco di Verona si è preso tempo fino a giovedì, giorno della convocazione del consiglio nazionale della Liga, per sciogliere la riserva. Ma le prime dichiarazioni non fanno sperare in un esito pacifico della questione. Il sindaco ha definito “inaccettabile” la decisione del consiglio federale leghista di nominare un commissario per le elezioni regionali nella persona di Gianpaolo Dozzo. Parlando con i giornalisti, il Governatore ha definito oggi Dozzo “persona di provata fede leghista e provata esperienza”.

Matteo Salvini già ragiona sulle conseguenze di un eventuale scontro e sull’ipotesi che Flavio Tosi decida davvero di mettere in pratica la minaccia di candidarsi contro Luca Zaia, magari con il sostegno di Ncd. L’altro rischio che rimane è quello di una scissione tra Bellerio e la Liga veneta, di cui Tosi è rimasto segretario. In tal caso bisogna vedere quanti parlamentari della Liga andrebbero con Tosi. La Lega potrebbe anche non avere più i dieci deputati necessari per fare gruppo alla Camera. Una scissione della Liga sarebbe in ogni modo la fine della Lega Nord come la si conosce dal 1991 con l’operazione di unificazione dei movimenti autonomisti avviata da Umberto Bossi.