Intesa Fca Melfi svolta per industria italiana auto e lavoro

Fine del massiccio ricorso al lavoro straordinario e contestuale ricorso a nuova occupazione; riconoscimento dell’elemento premiale, aggiuntivo rispetto alle consuete maggiorazioni; conferma della linea per la produzione della Punto; attuazione sperimentale con una verifica a breve: sono queste, in sintesi, le ragioni principali alla base della firma oggi delle Rsa Uilm di Fca Melfi all’intesa destinata, per la Uilm e la Uil, a segnare una svolta nel settore dell’industria automobilistica e per il lavoro in Basilicata e nel Paese e a guardare con maggiore fiducia al futuro dei metalmeccanici che si lasciano alle spalle la crisi e la cassa integrazione degli anni precedenti. Lo sottolineano in una nota congiunta Gianluca Ficco, coordinatore nazionale automotive Uilm, e Marco Lomio, segretario Uilm Basilicata. Intanto all’oggettiva e forte richiesta di mercato della Jeep Renegade e della 500X – evidenziano i dirigenti della UILM – si darà una risposta non più con lo straordinario, come è avvenuto sinora, consentendo di raggiungere 40 ore medie settimanali. La responsabilità del nostro sindacato e il sacrificio degli operai di Melfi hanno prodotto un risultato occupazionale che è straordinario in questi tempi e che non ha nulla a che fare con il Job Act: la Fca di Melfi passa da 15 a 20 turni di produzione, con un totale di mille assunzioni a carattere strutturale, comprese le 700 già effettuate, prima con contratto in somministrazione e poi a tempo indeterminato. E il dato diffuso ieri dal chief opeating officer Fca Alfredo Altavilla dell’arrivo di 38mila domande di candidature per Melfi è sicuramente la smentita più autorevole di tesi sostenute da quanti hanno pregiudizialmente remato contro ogni ipotesi di accordo e la conferma delle aspettative crescenti di chi non ha un lavoro e guarda con interesse ai programmi Fca per lo stabilimento lucano. Quanto alla retribuzione, in attesa di dati completi e definitivi, nel complesso lavorando a 20 turni un lavoratore addetto alla linea guadagnerà in un anno circa 1.400 euro aggiuntivi, rispetto a un regime di 15 turni”. Per Ficco e Lomio inoltre “va fatta chiarezza, attraverso una corretta informazione, rispetto alla nuova organizzazione del lavoro. Il turno domenicale, certamente disagevole per i lavoratori, prevede per ciascun dipendente in media un turno a settimana ogni due mesi, mentre la conferma di produzione della Punto consentirà ai lavoratori di continuare a lavorare sulla linea Punto, conservando l’attuale turnazione, oppure, se lo vorranno, di cambiare linea per beneficiare degli incentivi previsti. Infine – affermano i dirigenti della Uilm – c’è un aspetto dell’intesa che offre ampie garanzie: a maggio p.v. ci rincontreremo con il management Fca per una verifica della nuova organizzazione di lavoro e per una riflessione a 360 gradi come i lavoratori ci hanno chiesto del corso delle assemblee che abbiamo tenuto. Noi abbiamo scommesso sul suo futuro e oggi i fatti ci danno ragione perché i nuovi modelli e l’esportazione stanno favorendo la ripresa dell’auto”.