Pisa, Coltano arrestati 2 macedoni e sequestrati 350 kg di rame

Una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile, in turno nella notte tra lunedì 23 e martedì 24, nel transitare sulla strada statale Aurelia, ha notato una densa nube di fumo nero che interessava che proveniva dall’abitato in via dell’Idrovora, dove sono presenti le villette concesse dal Comune di Pisa ad alcune famiglie di Rom, provenienti tutte dalla Macedonia.

Giunti, a luci spente, sul luogo i militari hanno visto che attorno al  fuoco vi erano due persone intente a bruciare delle matasse di rame, al fine di far sciogliere la copertura in plastica e poter poi rivenderle a ricettatori compiacenti.

Altre matasse dello stesso materiale erano presenti attorno al fuoco, alcune già bruciate e prive di guaina in plastica, mentre molte altre avevano ancora il rivestimento. Sempre vicino al fuoco, la pattuglia rinveniva una presa di corrente per cavi di alta tensione, inoltre vi era una grossa tanica in plastica di colore rosso, contenente circa 25 lt. di olio lubrificante combustibile, probabilmente utilizzato come innesco per appiccare il fuoco.

Il cosiddetto oro rosso ha un mercato sempre fiorente, in quanto valutato circa 5-6 euro se venduto clandestinamente a ricettatori compiacenti. L’opera di combustione del rame è necessaria sia per togliere la plastica, sia per sporcare il rame, in modo tale da farlo sembrare vecchio e destare meno sospetti in caso di controllo. I due soggetti, in seguito identificati in Beljurov R. e di Thaki I., macedoni, sono stati subito ammanettati. Sul posto è giunto un mezzo dei Vigili del Fuoco per spengere il fuoco, mentre il materiale è stato portato via con un carro attrezzi e quantificato in circa 350 kg.

Il reato contestato è quello aggiunto da poco più di un anno alla normativa ambientale, l’art. 256 bis (combustione illecita di rifiuti) del decreto legislativo 152 del 2006, testo unico in materia ambientale, che prevede una pena da tre a sei anni di carcere. L’articolo venne inizialmente pensato per l’emergenza rifiuti in Campania, ma è sempre più frequente notare come vi siano roghi incontrollati di rifiuti. Il pubblico ministero, disponeva  per i due arrestati la remissione in libertà, non ritenendo di dover adottare misure cautelari. Fonte: Arma dei Carabinieri

Immediato il controllo della Società della Salute: uno dei due è risultato un abitante regolare della case minime di Coltano gestite dall’ente di via Saragat.