Finita la tregua in Ucraina si torna a combattere morti e feriti

Ripresi i combattimenti nel Donbass, roccaforte dei separatisti filo russi, nonostante la tregua scattata alla mezzanotte tra sabato e domenica. Almeno 5 soldati sono morti e altri 25 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il portavoce delle forze armate ucraine, Andrii Lisenko. Il Governo ucraino e i ribelli filorussi si accusano reciprocamente di aver violato il cessate il fuoco nell’est dell’Ucraina.

Il portavoce militare dei separatisti Eduard Basurin ha detto che Kiev ha lanciato un attacco di artiglieria a Horlivka, una cittadina sotto controllo ribelle. Tra le accuse rivolte ai governativi, anche l’attacco all’aeroporto di Donetsk, colpito da un bombardamento proprio mentre un leader separatista era sul posto con dei reporter. I governativi accusano i separatisti. Il capo della polizia regionale di Donetsk, Viaceslav Abroskin, accusa i separatisti di aver ripreso “gli attacchi di artiglieria” su Debaltseve, l’importante snodo ferroviario dove i filorussi circondano migliaia di soldati ucraini e la tregua non ha fatto tacere i cannoni. Per la Ue, in base ai rapporti di “osservatori sul campo”, la tregua nell’Ucraina orientale “sta tenendo, nonostante un certo numero di incidenti” ma “è imperativo che gli accordi di Minsk siano messi in atto in pieno e per il cessate-il-fuoco, questo significa che ogni scambio di colpi si deve fermare”. Lo dice Maja Kocijancic, portavoce di Federica Mogherini, ricordando che “continua il lavoro preparatorio su ulteriori sanzioni che possono essere aggiustate in modo positivo o negativo” a seconda degli sviluppi. I nuovi accordi di Minsk e la tregua scattata nel sud-est ucraino alla mezzanotte tra sabato e domenica sono stati al centro della seduta del Consiglio di sicurezza russo, alla presenza del presidente Vladimir Putin. Lo fa sapere il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.  La Russia si scaglia contro l’Ue. L’ampliamento delle “sanzioni antirusse – scrive il ministero degli Esteri russo in una nota – appare assurda alla luce dell’accordo di Minsk” al cui “raggiungimento hanno partecipato i leader dei principali Paesi europei”.