Cassano allo Jonio, colpo al clan degli zingari 33 arresti

Eseguiti dalla Guardia di Finanza, su ordine della procura distrettuale di Catanzaro, nei confronti dell’organizzazione criminale considerata tra le più sanguinarie, con base a Cassano allo Jonio nell’Alto cosentino. L’operazione “Gentlemen” è stata portata a termine dai reparti specializzati del Gico di Catanzaro, guidato dal colonnello Michele Di Nunno, Brescia, Policoro e dal Goa di Roma. I Finanzieri hanno individuato il sistema che permetteva agli “zingari” di rifornirsi di cocaina ed eroina. In tutto sono stati sequestrati 3,8 kg di cocaina e altrettanti di eroina. Merce purissima che avrebbe fruttato sul mercato 44 milioni di euro. I finanzieri inoltre hanno sequestrato 10 kalashnikov, 2 mitragliette Scorpion e 9 pistole Parabellum.

L’organizzazione aveva come punti di rifornimenti i mercati olandesi e Sudamericani. La sostanza stupefacente giungeva in Italia a bordo di mercantili. La droga una volta arrivata nei porti italiani era presa in consegna dagli uomini dell’organizzazione che utilizzando il meccanismo dei doppi fondi nelle autovetture provvedevano a farla giungere a Cassano allo Jonio. L’operazione ha portato anche al sequestro di beni per un valore che si aggira sul milione di euro.

Il “clan degli zingari” ha un potere di egemonia molto radicato nelle zone comprese tra Cassano allo Jonio e Corigliano Calabro. Nella loro zona di “comando”, un anno fa, venne bruciato vivo, assieme al nonno e alla compagna di quest’ultimo, il piccolo Cocò Campolongo, 3 anni. Un delitto atroce, sembrerebbe legato al traffico della droga. I killer dovevano punire il nonno del bambino, ma non ebbero nessuna pietà di fronte al piccolo Cocò.