Da Syriza a Podemos, da Atene a Madrid l’Europa si scopre sinistra

La Grecia suo malgrado diviene un laboratorio politico per la nuova Europa che guarda al 2020. Il fenomeno Syriza è come un contagio e spinge le sinistre europee a prendere forza e coraggio. Ovunque meno che in Italia dove al momento il Pd è sempre più un partito della Nazione e meno una formazione di sinistra. Dopo il successo di Syriza ad Atene, spira forte il vento di Podemos in Spagna.

TsiprasE a Madrid bisogna fare i conti con la capacità innovativa del movimento di sinistra che ha lanciato l’hashtag #SinBancosSePuede. No ai prestiti bancari per finanziare le campagne elettorali si all’auto finanziamento. Podemos, formazione emergente del panorama politico spagnolo, lancia un segnale anche dal punto di vista della gestione interna. Il partito guidato da Pablo Iglesias sceglie il metodo del “crowdfunding” in vista dei prossimi appuntamenti con le amministrative e per le decisive politiche in programma a novembre. Appello ai simpatizzanti perché sostengano i candidati con il microcredito. In cambio la promessa di restituire i fondi una volta ricevuto il finanziamento pubblico che arriverà solo a urne chiuse e quando il partito avrà una presenza stabile nelle istituzioni.

Pablo Iglesias leader del movimento PodemosL’esperimento è già stato realizzato con successo in Andalusia, dove si voterà per le regionali il 22 marzo in seguito allo scioglimento anticipato dell’assemblea locale da parte della presidente Susana Díaz. La candidata di Podemos al governo di Siviglia, Teresa Rodríguez, ha lanciato un appello che è stato subito raccolto dai simpatizzanti del partito. Chiedeva 100 mila euro, che sono arrivati in solo 24 ore sotto forma di piccoli versamenti attraverso la piattaforma Fiare Banca Ética.

“Il 22 marzo ti restituiamo l’Andalusia. Aiutaci a finanziare la campagna elettorale sottoscrivendo un microcredito Podemos. Quando ci bonificheranno la sovvenzione elettorale, ti restituiremo la cifra versata”. Lo stesso metodo di finanziamento era stato adottato in occasione delle Europee dello scorso 25 maggio, che segnarono l’esordio di Podemos sulla scena politica spagnola. Con la differenza che, in quell’occasione, il partito non si impegnava alla restituzione del prestito.

Secondo la legge elettorale attualmente in vigore, ogni partito riceve, dopo il voto, una sovvenzione calcolata in funzione dei risultati ottenuti e delle spese sostenute. Per non avere difficoltà nella restituzione del prestito, Podemos tende a fare una stima al ribasso delle proprie necessità per l’organizzazione della campagna. Ma si tratta sempre di stime basate su sondaggi che in questo momento danno il partito in forte ascesa e che solo il responso delle urne potrà confermare o smentire.

Non esiste in Spagna una regolamentazione del “crowdfunding”. La Corte dei conti, intanto, ha messo in allerta il Parlamento sulla necessità di colmare il vuoto legislativo e regolamentare in modo preciso il “crowdfunding” politico.