Anisap su tagli contributi a dializzati e sanità privata

“La vicenda relativa alle proteste degli emodializzati lucani contro i tagli ai contributi economici che la giunta regionale ha disposto è, purtroppo, solo una goccia di quelle “lacrime e sangue” che utenti ed operatori della sanità privata regionale accreditata stanno versando per effetto della Legge di Stabilità Regionale 2015”. E’ quanto evidenzia in una nota l’ANISAP Basilicata, aggiungendo che “oltre ai dializzati si riducono i contributi ai portatori di patologie croniche. C’è di fatto una forte sperequazione perchè, nello strumento legislativo regionale, le postazioni finanziarie nella sanità sono tutte o quasi a favore delle strutture ospedaliere. Tra i casi più clamorosi da noi citati i fondi per il potenziamento del parco tecnologico del servizio sanitario regionale (7 milioni di euro), mentre, il collegato alla finanziaria, L.R. n. 4/2015, all’art. 39 dispone, contrariamente a quanto previsto dalla legge nazionale, il sostanziale esonero dal pagamento della tassa di circolazione per autoveicoli e motoveicoli ultraventennali, provocando un danno alle casse regionali di circa 2,5 milioni di euro, così come stimato dagli uffici regionali competenti.

L’ANISAP – continua la nota – ha indicato un altro “caso di contenimento della spesa al contrario”: con deliberazione di giunta (la DGR n. 1574 del 16/12/2014) si procede all’aggiornamento delle convenzioni a favore di centri e istituti di riabilitazione, prevedendo consistenti incrementi di budget e di tariffe in direzione diametralmente opposta alle misure di contenimento della spesa gravanti sul settore privato accreditato, realizzando una ingiustificata disparità di trattamento tra gli erogatori.

Da tutto ciò emerge, in generale, una scarsa attenzione ai problemi reali che l’utenza e il settore complessivamente vivono, oltre che una assenza completa della politica nella sua capacità di programmare e di scegliere tra spese produttive ed inefficienze e sprechi, senza dare risposta al nostro interrogativo: siamo proprio sicuri che limitando l’intervento sulla sanità ai soli tagli a sprechi e inefficienze (che nessuno ha il coraggio di negare) accumulati dal servizio pubblico, non si possano recuperare gran parte dei soldi da risparmiare ? E ancora: a quali costi sociali risponde questa operazione ?

L’ANISAP Basilicata, nell’imminente assemblea regionale convocata per decidere le azioni da mettere in campo ed avviare una nuova fase di mobilitazione – conclude la nota –, rivolge un appello alle associazioni degli utenti particolarmente colpiti dalla Legge di Stabilità 2015 a far sentire la propria voce, con l’auspicio che la fase concertativa prevista nella stessa legge di si svolga con le competenze necessarie e la consapevolezza circa gli interessi in campo, nel rispetto delle esigenze dei cittadini e degli operatori della sanità”.