Maranello, esplosione nella villetta morta Greta Benincasa di 21 anni

La donna era stata investita dall’esplosione di una bombola di Gpl in via Resistenza. Si è spenta all’ospedale di Parma dov’era ricoverata assieme al fidanzato Gabriele Pinna, 30 anni, le cui condizioni sono invece stabili. Risulta al momento invariata, anche se gravissima, la situazione dei genitori di Greta, all’ospedale Bufalini di Cesena.

Tutti i familiari si sono ritrovati avvolti dalle fiamme e non hanno potuto far altro che scappare fuori di casa, soccorsi dai vicini, per quello che hanno potuto e dopo dalle numerose ambulanze del 118 e dalle squadre dei vigili del fuoco giunti sul posto. Nel frattempo la casa è stata distrutta, una parte è crollata e tutti intorno sono volati frammenti e detriti di ogni genere.

Sulla vicenda la Procura ha aperto un fascicolo cui ora si aggiunge questa ulteriore tragica circostanza. I magistrati, in base anche alla risultanze della relazione che i vigili del fuoco hanno stilato nelle ore successive all’evento, dovranno ricostruire la dinamica di una serata che nessuno in questo momento può descrivere perché tutti i protagonisti non sono allo stato attuale in condizioni di parlare.

I genitori abitano a Pozza, in via Palermo, Greta Benincasa, che avrebbe compiuto 22 anni ad aprile, si era stabilita in via Resistenza da neanche un mese, in affitto, per convivere con Gabriele Pinna, con il quale si era fidanzato nel 2013. Si era laureata nel 2012 dopo aver frequentato l’istituto d’Arte Venturi di Modena e lavorava da poco più di un mese al negozio Tezenis di via Emilia centro come commessa.