Imu agricola, evidente incongruenza criteri

“Con l’approssimarsi della scadenza del pagamento dell’Imu sui terreni agricoli (10 febbraio) il decreto legge che determina una situazione di grave ingiustizia tra gli agricoltori si rivela in tutti i suoi aspetti di piena irragionevolezza. In particolare, in provincia di Matera, rispetto al criterio altimetrico di cui al decreto del 28 novembre scorso, acquistano l’esenzione i terreni ubicati ad Aliano, Calciano, Garaguso, Nova Siri, Oliveto Lucano, Rotondella, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Tursi e Valsinni; perdono qualsiasi forma di esenzione i terreni ubicati a Ferrandina, Grassano, Grottole, Irsina, Matera, Miglionico, Montalbano Ionico, Montescaglioso, Pisticci, Pomarico e a Salandra”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Castelluccio.

“I criteri stabiliti – aggiunge il consigliere – in quello che rappresenta un autentico ‘provvedimento-pasticcio’, l’altitudine del Comune e il possesso della qualifica di imprenditore agricolo, producono, di fatto, disparità di trattamento, sia tra gli stessi coltivatori diretti e imprese agricole, sia nei confronti di chi, pur non svolgendo l’attività agricola in modo professionale, rende produttivo il proprio terreno sottraendolo all’abbandono”.

“Una situazione quest’ultima – sottolinea Castelluccio – molto diffusa nell’area della Collina Materana dove operano piccole imprese familiari con produzioni per la stessa famiglia. Accade di fatto che, invece, di legare i parametri per la determinazione dell’imposta municipale unica sui terreni agricoli alla possibilità reale dei terreni di generare reddito, si individuino, vicecersa, i dati statistici dell’altitudine. Devo registrare, nonostante i miei continui solleciti, il silenzio assoluto dell’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Ottati che, evidentemente, preferisce ‘dare lezioni’ ai nostri imprenditori agricoli su come e cosa produrre”.