La Fiera di Sant’Orso è la vera protagonista dell’autenticità della Valle d’Aosta

La 1015a edizione della Fiera di Sant’Orso ha registrato, nelle due giornate, il transito in piazza Chanoux, sede di rilevazione degli accessi, 284 mila passaggi, rispetto ai 210 mila dello scorso anno (+36 per cento). E’ stata soprattutto la giornata di oggi, sabato 31 gennaio, a incontrare il consenso di turisti e residenti che si sono riversati numerosissimi nelle vie del centro storico di Aosta sin dalle prime ore del mattino.

Nelle aree predisposte a parcheggio dall’organizzazione, nelle zone periferiche della città, hanno ospitato in particolare i tanti autobus arrivati quest’anno. Segnale di un forte aumento dei viaggi organizzati.

Il sistema di gestione della sicurezza e della logistica è alla base dell’organizzazione delle due giornate di Fiera, coordinato dal COM, Centro Operativo Misto, nel quale hanno lavorato ogni giorno un centinaio di persone complessivamente (oltre alle trecento sul territorio), riunendo tutte le forze di polizia (Questura, Polizia di Stato, Comando dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale della Valle d’Aosta, Polizia Penitenziaria e Polizia locale), accanto alla Protezione civile, ai Vigili del fuoco, al Dipartimento dei Sistemi informativi della Presidenza della Regione, ai volontari di Protezione civile e alle organizzazione di volontariato che si dedicano al soccorso e alla sicurezza.

«La Fiera di Sant’Orso ha confermato di essere la manifestazione principale della Valle d’Aosta, raccogliendo l’interesse di migliaia di turisti e di tantissimi residenti. Lo spirito della Fiera risiede in un artigianato che è diventato arte in numerosi settori, ma credo che trovi anche le sue radici in quella ospitalità che è propria del Valdostani, perché nella due giornate di Fiera rinasce ogni anno quel contatto umano e quello spirito di appartenenza alla tradizione che da sempre la comunità riesce ad esprimere in queste occasioni – commenta l’Assessore Marquis. – L’autenticità e la particolarità degli oggetti esposti, m anche dei sapori dei prodotti valdostani che ormai sono parete integrante di questa manifestazione, rispondono appieno alle attuali richieste del pubblico, sempre più attento e alla ricerca di espressioni e di produzioni legate ai territori da cui nascono. Questo è forse l’elemento vincente di questa millenaria manifestazione che ha saputo rinnovarsi conservando intatte la sua formula e la sua identità».

Tra i dati della forte interesse dell’evento vi sono le rilevazioni degli autobus: quest’anno sono stati 380 rispetto ai 219 della scorsa edizione. Segnale della crescente attenzione verso la Millenaria di quello che viene definito turismo organizzato.

L’Assessore Marquis prosegue: «Un altro aspetto certamente di rilievo della fiera è l’opportunità che tutti gli artigiani hanno di presentare a migliaia di visitatori le loro opere e far conoscere la loro professionalità, opportunità ancora più importante in questo momento in cui è fondamentale un rilancio della nostra economia che passa anche attraverso il sostegno il sostegno alle attività artigianali. Soprattutto in questo momento congiunturale, la Fiera è da ritenersi un elemento che può contribuire alla ripresa dalla crisi economica».

«Ci auguriamo che la passione che gli artigiani lasciano trasparire per il loro lavoro in questi giorni così come la grande professionalità di cui danno prova possano essere un forte messaggio di incoraggiamento per tutti i ragazzi che si avvicinano a questo mestiere, che per molti può rappresentate un concreto e stabile sbocco lavorativo – conclude l’Assessore Marquis. – Anche in quest’ottica operano le scuole di formazione che l’Assessorato sostiene nei vari comuni della Valle.

Agli artigiani, i veri protagonisti della Fiera e a tutti coloro – professionisti e volontari – che attraverso il loro lavoro e impegno hanno reso possibile un ottimale svolgimento della manifestazione voglio porgere il mio più sentito grazie».