Un grande evento a Torino con 3500 studenti nel decennale del Treno della Memoria

In occasione del 70esimo della Memoria, l’Associazione Terra del Fuoco ha avviato una profonda riflessione sul Futuro della Memoria che, partendo da un incontro tenutosi l’8 settembre in Campidoglio, in collaborazione con la Città di Roma, coinvolge enti, associazioni e scuole di tutta Italia in una comune riflessione: sempre meno testimoni diretti sono ancora in vita e le giovani generazioni sono cronologicamente lontane da accadimenti che percepiscono come distanti, il rischio di oblio della memoria è forte, come immaginare i prossimi 10 anni di Memoria in Italia? Come attualizzare in chiave storica quanto accaduto? E con quali modalità e strumenti? Interrogativi, questi, che Terra del Fuoco vuole condividere prima di tutto con chi sarà chiamato a portare il testimone della Memoria: gli studenti, i giovani. Per questo il 27 gennaio al Palaruffini di Torino una intera mattinata sarà dedicata agli istituti superiori di Torino e provincia, per celebrare il Giorno della memoria ascoltando testimonianze dirette di alcuni sopravvissuti dei Campi di concentramento e le analisi di storici e associazioni impegnate sul tema. Fra gli ospiti rappresentanti dell’ANPI, Simone Disegni presidente dell’UGEI (Unione Giovani Ebrei d’Italia), Sergio Soave docente di Storia all’Università di Torino e Ferruccio Maruffi, ex deportato e Presidente dell’Aned Piemonte (Associazione Nazionale Ex Deportati). Questa esperienza restituirà a tutti i partecipanti una visione ampia del 27 Gennaio volta a suscitare interrogativi e incrementare il livello generale di conoscenza rispetto al tema. L’evento, a cui hanno già confermato la presenza 3500 studenti, l’Assessore regionale Monica Cerutti, il Sindaco di Torino Piero Fassino e gli assessori Mariagrazia Pellerino e Maurizio Braccialarghe, sarà trasmesso in diretta streaming e collegato in videoconferenza con analoghe assemblee che si svolgeranno in diverse Città italiane: Bari dove si svolgerà l’assemblea di preparazione alla partenza per 800 ragazzi che riceveranno il saluto del Presidente della Regione Nichi Vendola, Trento, Corleone in Sicilia e Roma dove una delegazione di ragazzi del Treno della Memoria verrà ricevuta dalla Presidente della Camera Laura Boldrini, durante le celebrazioni ufficiali. Inoltre da Cracovia si collegherà la delegazione di Terra del Fuoco che partecipa alle celebrazioni ufficiali del Settantesimo anniversario della liberazione del Campo di Auschwitz. Ogni studente partecipante avrà modo di essere attivamente coinvolto nella cerimonia finale che rappresenterà la parte più simbolica e celebrativa della mattinata. L’iniziativa rientra nel calendario delle celebrazioni ufficiali della Città di Torino per il Giorno della Memoria. Due i media partner di questa giornata torinese: Radio Flash e Underadio (www.underadio.it) la web radio under 18 di Save the Children Italia che promuove i temi dell’inclusione sociale, della partecipazione e dei diritti dei giovani grazie al lavoro delle tre redazioni di Roma, Napoli e Torino. A Torino da due anni Underadio lavora con 12 scuole (medie e istituti superiori). Quattro studenti delle scuole che partecipano al progetto saliranno sul Treno della Memoria per raccontare questa esperienza via radio ai loro coetanei. Questa giornata è collegata al progetto Treno della Memoria di cui quest’anno ricorre il decennale. Il primo Treno della Memoria è partito il 27 gennaio 2005. Fino a oggi Terra del Fuoco ha portato a visitare i campi di Auschwitz e Birkenau circa 25 .000 ragazzi provenienti da diverse regioni d’Italia di età compresa fra i 17 e i 25 anni. In questi anni il Treno ha lavorato con oltre 12 regioni, 20 province e 100 comuni. Il Treno della Memoria non è un semplice viaggio o una gita scolastica, è un pellegrinaggio laico, uno spazio di conoscenza, un viaggio nella storia e nella memoria attraverso un percorso educativo che comincia a novembre e si conclude in primavera e riassumibile in tre parole chiave: Storia, Memoria e Impegno. Il progetto infatti coniuga attività ludiche, testimonianze dirette della storia, incontri e laboratori verso la finalità, chiara e condivisa con i partecipanti, di formare nuovi cittadini attivi nel costruire la realtà che li circonda. Il progetto nasce dalla convinzione che la costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole non possa prescindere dalla conoscenza della Storia e della Memoria dei momenti che hanno cambiato il volto dell’Europa e dall’ascolto delle Testimonianze dei protagonisti di questi cambiamenti. Non c’è dubbio che i fatti avvenuti ad Auschwitz, massima e più terribile espressione dell’odio e della discriminazione, rappresentino in questo senso uno snodo storico fondamentale. Nel 2015, per il decennale, il Treno della Memoria porterà ragazzi da 10 Regioni italiane: Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino, Friuli, Calabria, Puglia, Lazio, Lombardia, Sicilia, Sardegna. Il primo treno partirà da Bari il 27 Gennaio con 800 ragazzi provenienti dalla Puglia. La meta del Treno della Memoria: Cracovia, meta simbolica non solo per la sua vicinanza al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau ma anche perché la città ha conosciuto l’occupazione tedesca e la sua popolazione ebraica, più di 15.000 persone, è stata quasi interamente sterminata dai nazisti. Durante il primo giorno viene proposto ai partecipanti un gioco di ruolo in città che avrà come filo conduttore la costruzione del consenso e l’ascesa al potere del nazionalsocialismo vista attraverso gli occhi dei comuni cittadini che in quanto tali non sono spettatori passivi ma loro stessi protagonisti più o meno volontari ma comunque responsabili. Ghetto Ebraico, una novità introdotta per la prima volta nel 2010 e divenuta oggi una tappa educativa fondamentale del progetto. La storia del Ghetto, inoltre, esemplifica al meglio quella che fu la realtà che gli ebrei dovettero vivere prima della deportazione: l’esclusione e la reclusione in aree degradate e sovrappopolate a ridosso delle parti “normali” delle città. Quartiere ebraico di Kazimierz con la sua sinagoga e alla Fabbrica di Schindler. Campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, momento centrale di tutto il progetto. Nel corso della visita guidata al Museo di Auschwitz, partner del Progetto, i ragazzi sono invitati a immedesimarsi in un deportato partendo dal suo volto e dai pochi dati reperibili sulle istantanee negli immensi blocchi sei e sette: la tragedia dell’Olocausto è stata tale non solo per l’immensa portata dei numeri dello sterminio ma anche per la drammaticità di ogni storia individuale, che merita di essere raccontata e valorizzata. In quattro diversi punti, inoltre, giovani attori interpretano monologhi che raccontano le storie del campo: si tratta, ancora una volta, di un tentativo di superare la distanza che separa i giovani dalla Storia. Campo di Birkenau (a pochi chilometri dal museo): qui la giornata si conclude con una commemorazione in cui ad ogni ragazzo viene chiesto di ripetere il nome del deportato scelto, nel corso della mattinata, durante la visita ai blocchi sei e sette. Nella quarta e ultima giornata trascorsa a Cracovia i partecipanti riflettono sulla portata e il significato dell’esperienza vissuta. A partire dalla riflessione sulla responsabilità di chi, con la propria indifferenza, rese possibile la barbarie, la discussione mette insieme la dimensione storica e quella dell’impegno personale. Sono previste altre tre partenze del Treno della Memoria: il 18 Febbraio dal Trentino, il 27 febbraio dalla provincia di Torino e il 7 marzo dalla città di Torino che prevedono la partecipazione di circa 1000 studenti. Negli anni il treno ha ottenuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Parlamento Europeo e della Camera dei Deputati. Collabora stabilmente con ANPI, ANED, ANCI, Museo diffuso della Resistenza, Museo di Auschwitz e Birkenau, Museo Fabbrica di Schindler, Fondazione Museo Storico di Trento, Istituto di cultura Italiana a Cracovia.