San Severino, la volontaria che ha partorito è stata violentata in Africa

La neo mamma, che a detta del delle Sorelle missionarie dell’Amore di Cristo non avrebbe ancora preso i voti, è originaria del Burundi e non della Bolivia come si era appreso in un primo momento. “Non l’ho detto perché avevo paura, ora però voglio tenere il mio bambino” ha spiegato la donna alle sorelle missionarie. La donna che ha partorito ha subìto una violenza nel suo Paese.

La protagonista è una volontaria di 35 anni, nata in Burundi, arrivata a San Severino Marche lo scorso maggio. La donna, accolta nel convento delle Sorelle missionarie dell’Amore di Cristo domenica sera ha dato alla luce un bambino, bellissimo, secondo chi l’ha visto, all’ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino.

Le consorelle, in abiti religiosi, hanno accompagnato, quella che parrebbe una novizia, all’ospedale, perché in preda a forti dolori addominali. La donna, alta, bella e di costituzione robusta, si è recata al pronto soccorso. Ha lamentato fitte alla pancia, ma i medici hanno subito capito che si trattava di doglie. Portata d’urgenza al reparto di ostetricia, la religiosa, domenica alle 21, ha dato alla luce un bel maschietto di 3 kg e 600 grammi.